11/12/2025 | News release | Distributed by Public on 11/12/2025 07:54
Si è conclusa nella Basilica di San Nicola a Bari, gremita da circa un migliaio di partecipanti provenienti da tutta la Puglia la tappa regionale della 'Maratona per la Pace', promossa dalla Cisl Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori. L'iniziativa si è aperta con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Padre Priore, Giovanni Distante, e animata dalla Cisl Puglia. A seguire, l'intervento del Segretario generale regionale, Antonio Castellucci, che ha introdotto un momento di riflessione arricchito da testimonianze sul valore della pace tra cui quello della Croce Rossa Italiana. Ha concluso la serata il Segretario Confederale della Cisl nazionale, Sauro Rossi che ha anche portato il saluto della leader nazionale Daniela Fumarola. La Maratona della Pace promossa dalla Cisl in Puglia non è una semplice sequenza di iniziative, ma un cammino di testimonianza, di ascolto e responsabilità sociale. Attraverso queste tappe, da Foggia a Brindisi, da Alessano ad Altamura, fino alla conclusione nella Basilica di San Nicola, ha raccolto storie, volti e comunità diverse, unite dalla consapevolezza che la pace non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana che interpella ciascuno. "La Basilica di San Nicola - osserva Castellucci - luogo di dialogo tra Oriente e Occidente da quasi nove secoli, è diventata simbolo di questa visione; la pace come ponte, come dono e come impegno. San Nicola ricorda che la fede, e più in generale l'umanità, si realizza nella cura dell'altro, nella responsabilità verso chi è fragile. La pace - aggiunge - riguarda direttamente la giustizia sociale. Dove c'è precarietà, sfruttamento, solitudine, paura, la pace è negata. La Cisl afferma la pace attraverso un'azione quotidiana: promuovendo lavoro dignitoso e sicuro, partecipazione reale delle persone alle decisioni, welfare inclusivo, sviluppo che unisce e non divide. È un modo concreto di tenere insieme diritti, coesione e speranza". La raccolta fondi per Gaza, affidata alla Croce Rossa Italiana, rappresenta la scelta di una fraternità effettiva. Non è un gesto simbolico: è la conferma che nessuno può essere lasciato solo. È il segno di una comunità che si riconosce corresponsabile della vita degli altri. Costruire la pace significa ricucire, che con pazienza rimette insieme ciò che si è spezzato: relazioni, fiducia, comunità. Non lo creano gli slogan in piazza, lo generano le mani e le persone che lavorano insieme con perseveranza e speranza. La pace è tenacia; è una scelta che richiede coraggio, semplicità e continuità. "Per questo - conclude Castellucci - l'appello finale è rivolto alle istituzioni, a ogni livello: cessare tutte le guerre, trasformare le tregue in veri percorsi di dialogo e ricostruzione, garantire che la vita torni ad avere valore politico e morale. La pace è un progetto comune, una cultura, una pratica quotidiana".