Federal Department of Foreign Affairs of the Swiss Confederation

10/08/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/08/2025 08:01

Nuovo successo della Svizzera nella lotta contro la pena di morte

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato a larga maggioranza una risoluzione presentata dalla Svizzera e da altri sette Paesi per garantire il diritto all'uguaglianza davanti alla legge delle persone condannate alla pena di morte. Questo successo rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro la pena capitale. La 60a sessione del Consiglio dei diritti umani si è conclusa oggi dopo un mese di lavori. Era l'ultima presieduta dal diplomatico svizzero Jürg Lauber.

L'abolizione universale della pena di morte è una priorità della diplomazia svizzera. La Costituzione federale proibisce la pena capitale, incompatibile con il rispetto dei diritti umani. Uno degli assi portanti di questa azione è il rafforzamento del quadro normativo internazionale. È proprio in questo contesto che la risoluzione adottata dal Consiglio dei diritti umani (CDU) rappresenta un successo importante. La Svizzera si è battuta affinché il testo riconoscesse le discriminazioni specifiche subite dalle donne condannate, nonché la sovrarappresentazione delle persone appartenenti a minoranze o a categorie socioeconomiche emarginate tra le persone condannate alla pena capitale. L'azione contro la pena di morte è un lavoro a lungo termine, che sta dando i suoi frutti: il numero dei Paesi che hanno abolito la pena capitale è passato da 80 nel 2003 a 117 oggi.

Giustizia di transizione

Oltre alla risoluzione sulla pena di morte, la 60a sessione del CDU ha permesso di compiere progressi anche in altri settori. È stato deciso di istituire in Afghanistan un meccanismo che raccolga, metta al sicuro, valuti e tratti le prove di crimini internazionali e di gravi violazioni del diritto internazionale, compresi quelli contro donne e ragazze. Questo meccanismo, chiamato a cooperare con i tribunali internazionali, aumenterà le possibilità delle vittime di ottenere giustizia e un potenziale risarcimento. L'elaborazione del passato e la lotta contro l'impunità, indispensabili per una risoluzione duratura dei conflitti e la promozione della democrazia, sono anch'essi una priorità della Svizzera.

Libertà di espressione online

Il CDU si impegna da tempo per trovare un equilibrio tra la libertà di espressione, il divieto dell'incitamento all'odio e il diritto alla libertà di religione o di credo. La Svizzera ha contribuito al dibattito organizzando un evento dedicato ai mezzi per combattere l'incitamento all'odio su internet evitando una censura eccessiva e al ruolo e alle responsabilità delle diverse parti in caso di violazioni dei diritti umani nello spazio digitale. L'interesse suscitato dall'evento ha dimostrato ancora una volta la rilevanza e l'attualità di questo tema.

Infine, la 60a sessione del CDU è stata l'ultima a svolgersi sotto la presidenza dell'ambasciatore Jürg Lauber. In un contesto di crescente pressione finanziaria sulle Nazioni Unite, il diplomatico svizzero si è distinto per la gestione efficace delle risorse, contribuendo a una maggiore razionalizzazione dei lavori del Consiglio.

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