09/03/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/02/2025 23:14
L'ultimo sondaggio Eurobarometro del Parlamento europeo rivela le aspettative dei cittadini sull'UE e sul suo bilancio di lungo termine post 2027.
In un contesto di incertezza geopolitica, la maggioranza degli europei intervistati ritiene che l'UE dovrebbe assumere un ruolo più importante nella protezione dei suoi cittadini dalle crisi globali e dai rischi legati alla sicurezza (68%). La quasi totalità dei cittadini chiede che gli Stati membri dell'UE siano più uniti (90%) e più di tre quarti ritengono che l'UE abbia bisogno di più mezzi per affrontare le sfide globali attuali (77%). Questa percentuale sale all'85% tra gli intervistati italiani.
Le priorità dei cittadini riflettono le preoccupazioni circa l'attuale situazione politica ed economica
Secondo gli intervistati, per rafforzare la propria posizione nel mondo e affrontare l'attuale contesto politico ed economico, l'UE deve concentrarsi sulla difesa e sulla sicurezza (37%; per gli italiani: 29%) e sulla competitività, sull'economia e sull'industria (32%, contro il 28% per l'Italia). Per quanto riguarda le questioni alle quali il Parlamento europeo dovrebbe dare la priorità, si citano innanzitutto l'inflazione, l'aumento dei prezzi e il costo della vita (41%), la difesa e la sicurezza (34%) e la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale (31%). Per il 46% degli italiani la priorità è di occuparsi dell'inflazione e del costo della vita. La lotta contro l'inflazione e il carovita era già emersa come questione fondamentale durante le ultime elezioni europee, come dimostrato dal sondaggio Eurobarometro post-elettorale dell'UE, e la situazione economica continua a destare grande preoccupazione per molti cittadini europei.
Finanziamenti comuni per compiti comuni
Per investire meglio in ciò che conta, quasi otto europei su dieci ritengono che il compito di finanziare progetti debba spettare sempre di più all'UE nel suo complesso, piuttosto che ai singoli Stati membri (78%).
Trasparenza valore fondamentale
Il 91% dei cittadini afferma che il Parlamento europeo deve disporre di tutte le informazioni e i mezzi necessari per controllare adeguatamente la spesa dell'UE. L'85% degli europei, con una maggioranza in tutti i 27 Paesi membri, concorda inoltre sul fatto che l'erogazione di fondi agli Stati membri dovrebbe essere subordinata al rispetto dello Stato di diritto e dei principi democratici.
La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha dichiarato: "I cittadini dell'UE vogliono che l'Europa si concentri sulla sicurezza e sull'economia. Guardano all'UE come a un fattore di stabilità e si aspettano una voce europea forte e unita nell'attuale mondo incerto. Le nostre priorità e il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE devono quindi consentire all'Unione di affrontare le nuove realtà geopolitiche. Il Parlamento ha ascoltato e ora dobbiamo passare dalle parole ai fatti, investire in ciò che conta e offrire risultati ai nostri cittadini."
L'impatto dell'UE sulle vite dei cittadini
Quasi tre intervistati su quattro affermano che le azioni dell'UE hanno un impatto sulla loro vita quotidiana (72%): la metà lo considera "positivo" (50%) un dato che sale al 63% tra gli intervistati italiani), il 31% "né particolarmente positivo né particolarmente negativo" e il 18% "negativo" (contro il 14% in Italia).
L'UE è considerata un luogo caratterizzato dalla stabilità e il 73% dei cittadini europei afferma che il proprio Paese ha tratto beneficio dall'appartenenza all'Unione. I principali motivi citati dagli intervistati sono il contributo dell'UE alla protezione della pace e al rafforzamento della sicurezza (37%), il miglioramento della cooperazione tra gli Stati membri (36%) e il contributo alla crescita economica (29%).
I risultati completi sono disponibili qui.
Contesto
il sondaggio Eurobarometro di primavera 2025 del Parlamento europeo è stato condotto dall'agenzia di ricerca Verian tra il 5 e il 29 maggio 2025 in tutti i 27 Stati membri dell'UE. Le interviste sono state realizzate di persona, con l'aggiunta di interviste video in alcuni Stati membri (Danimarca, Malta, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia). In totale sono state condotte 26.410 interviste. I risultati complessivi sono ponderati sulla base della popolazione di ciascun Paese.