Università Cattolica del Sacro Cuore

10/02/2025 | News release | Distributed by Public on 10/02/2025 08:59

Un appello per la pace

«Per fare la pace occorrono istituzioni di pace. E le università italiane, oggi più che mai, sono chiamate a essere istituzioni di pace». È l'appello forte e chiaro che Elena Beccalli, Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha voluto lanciare dal palco del Festival nazionale dell'economia civile in corso a Firenze, intervenendo giovedì 2 ottobre al convegno "L'università come luogo per ri-apprendere e irrobustire la democrazia".

Un appello alla pace, quello espresso dalla professoressa Elena Beccalli, dove il richiamo alla situazione in Palestina e ai numerosi conflitti che colpiscono il continente africano è evidente: «Mi piace pensare al sistema universitario italiano come a un sistema che sappia porsi come istituzione di pace. E mi piace pensare a questo Festival come luogo ideale per lanciare con forza un appello alla pace, per Gaza, e non solo». Per questo, secondo il Rettore Beccalli, serve sempre più «valorizzare il ruolo delle università come istituzioni di pace» in quanto luoghi di confronto, «spazi in cui promuovere il dialogo, l'incontro e la ricerca di sintesi tra posizioni anche molto distanti, facendo leva sul metodo scientifico che è alla base della ricerca accademica».

Cattolica e Gemelli insieme per la pace in Palestina attraverso la formazione e la cura

Il Rettore Beccalli ha indicato tre direttrici affinché le università possano diventare concretamente istituzioni di pace. La prima è «l'educazione e la formazione dei giovani ai valori della pace per renderli, in un futuro non lontano, protagonisti essenziali nell'agevolare processi di pace. È per questo necessaria una postura educativa chiara, volta a favorire un dialogo franco e leale anche con le posizioni più lontane dalle nostre». La seconda direttrice è quella di rendere le università «arene di dialogo interreligioso e geopolitico». Infatti, ha spiegato il Rettore Beccalli, «il valore della cultura universitaria si misura anche nella sua capacità di mettersi a servizio della comunità nazionale e internazionale per favorire percorsi di collaborazione». La terza direttrice che qualifica le università come istituzioni di pace è avviare ricerche, partnership con altri atenei, enti e fondazioni in Italia e all'estero.

In Africa, con l'Africa

Un esempio concreto è il Piano Africa, un'«importante dimostrazione» per stabilire collaborazioni e sinergie per costruire la pace. In questo modo, «attraverso l'attività di formazione, ricerca e terza missione, l'Università Cattolica del Sacro Cuore porta un rilevante contributo alla costruzione della pace in un continente segnato profondamente dai conflitti: se sono 61 quelli in corso ben 28 interessano l'Africa».

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