CARCERI. CAPOZZI (M5S): AD UDINE SITUAZIONE AL LMITE DEL TOLLERABILE
(ACON) Trieste, 24 ott - "La dimensione carceraria non può ridursi alla sola custodia. La Costituzione, all'articolo 27, afferma chiaramente che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Ma in un istituto che ospita quasi il doppio delle persone rispetto alla capienza prevista, questa funzione è oggi completamente compromessa".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi che oggi, insieme al deputato alla Camera Agostino Santillo, ha effettuato una visita ispettiva presso la Casa circondariale di Udine, dove ha potuto constatare personalmente le criticità che da tempo affliggono l'istituto, la cui efficienza viene garantita solo grazie alla professionalità del personale penitenziario.
"Abbiamo trovato una struttura quasi al collasso, con un numero di detenuti quasi doppio rispetto alla capienza regolamentare: oltre 170 persone a fronte di circa 90 posti disponibili. Le celle sono sovraffollate, e il personale, a cui va il nostro riconoscimento, costretto a operare in condizioni di sottorganico", si legge nella nota stampa.
"Abbiamo trovato operatori e agenti a cui va la nostra ammirazione, perché pur lavorando con personale ridotto di decine e decine di 44 unità rispetto a quello previsto dalla norma, e in condizioni di sovraffollamento dei detenuti, riescono a garantire un servizio egregio e la dignità per i carcerati. Non si può parlare di sicurezza e rieducazione se le persone che operano all'interno del sistema penitenziario non vengono messe nelle condizioni di lavorare in modo adeguato" - aggiunge il deputato Agostino Santillo.
Durante la visita, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle accompagnati dal Garante dei diritti delle persone private della libertà, Andrea Sandra, hanno incontrato la direzione, gli agenti di polizia penitenziaria e alcuni operatori sanitari, raccogliendo segnalazioni anche sul piano igienico-sanitario.
"Ci è stato anche riferito della presenza di alcuni casi di scabbia, sintomo di una condizione sanitaria che richiede un intervento coerente. Il M5s - proseguono i due esponenti pentastellati - chiede con forza che il ministero della Giustizia, d'intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia, avvii al più presto un piano straordinario per ridurre il sovraffollamento, rafforzare gli organici della polizia penitenziaria e del personale sanitario, e migliorare le condizioni strutturali dell'istituto".
"Il carcere deve essere una parte della società, non il suo margine. Restituire umanità e senso alla pena - continua Capozzi - significa investire in educazione, lavoro e salute dentro e fuori le mura. Solo così si può costruire una giustizia che non punisce soltanto, ma che rigenera. Come M5s continueremo a monitorare la situazione e presenteremo in Parlamento e in Consiglio regionale interrogazioni e mozioni per sollecitare azioni concrete. Lo Stato ha il dovere di rendere il carcere un luogo di legalità, dignità e speranza, non di abbandono. La tutela dei diritti umani e la sicurezza del personale penitenziario devono restare una priorità."
"È molto importante che i rappresentanti delle forze politiche accertino di persona le criticità dell'istituto penitenziario udinese" - afferma il Garante Andrea Sandra - " ed è con un pizzico di orgoglio il piacere di mostrare loro l'importante lavoro di ristrutturazione, ormai quasi completato, che renderà il carcere di Via Spalato, un modello di riferimento nazionale su come il periodo di privazione della libertà possa garantire una effettiva rieducazione e un reinserimento sociale della persona detenuta nel rispetto della sua dignità". ACON/COM/sm