Amnesty International – Sezione Italiana OdV

09/05/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/05/2025 14:06

Israele fermi l’assalto su vasta scala a Gaza City

Amnesty International ha dichiarato che Israele deve immediatamente fermare il suo assalto su vasta scala a Gaza City e il progetto di sfollare centinaia di migliaia di persone. In caso contrario, questo aggraverà il già insopportabile livello di sofferenza della popolazione palestinese, alle prese con l'intenzionale campagna di riduzione alla fame e il genocidio da parte di Israele nella Striscia di Gaza Occupata.

Negli ultimi giorni Israele ha incrementato gli attacchi contro Gaza City uccidendo numerosi civili, distruggendo abitazioni e altri obiettivi civili in varie parti della città, tra le quali Sheikh Radwan, Zeitoun e Shejaiyah. Ha inoltre mobilitato ingenti numeri di riservisti ed emesso ordini di sfollamento di massa. Intere aree della città sono state dichiarate "zone vietate".

"Israele sta proseguendo il suo crudele e mortale assalto contro Gaza City con un profondo disprezzo per la vita dei civili, in mezzo a una fame che ha creato e ignorando le numerose richieste di fermarsi fatte dalle organizzazioni umanitarie e per i diritti umani, da rappresentanti delle Nazioni Unite e da leader di ogni parte del mondo. In questo modo, Israele sta dimostrando la sua agghiacciante determinazione a portare avanti il genocidio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza", ha dichiarato Erika Guevara Rosas, alta direttrice delle ricerche e delle campagne di Amnesty International.

"L'assalto israeliano a Gaza City rafforzerà la sua occupazione illegale e costringerà di nuovo centinaia di migliaia di civili palestinesi a sfollare, causando ulteriori morti e distruzioni. Lo sfollamento forzato della popolazione palestinese all'interno o all'esterno della Striscia di Gaza costituirebbe una violazione del diritto internazionale umanitario e rappresenta il crimine di guerra di trasferimento illegale o deportazione", ha aggiunto Guevara Rosas.

"Questa operazione potrebbe inoltre mettere in pericolo la vita degli ostaggi israeliani e pregiudicare la prospettiva del loro ritorno a casa. Oggi Hamas ha diffuso il video di due ostaggi, Guy Gilboa-Dalal e Alon Ohel. Gilboa-Dalal afferma di essere a Gaza City, dove sono almeno altri otto ostaggi", ha sottolineato Guevara Rosas.

Amnesty International ha rinnovato ancora una volta la richiesta che tutti gli ostaggi civili siano rimessi in libertà e ha sollecitato Hamas a porre fine ai trattamenti crudeli e umilianti nei loro confronti.

Secondo il Comitato internazionale della Croce rossa è impossibile, nelle attuali condizioni, un'evacuazione di massa da Gaza City in modo conforme al diritto internazionale umanitario. La maggior parte delle persone palestinesi è stata già sfollata più volte e vive in campi di fortuna, fatiscenti e sovraffollati, privata dei beni più necessari. Molte persone non hanno alcun luogo sicuro dove andare o non possono muoversi a causa della malnutrizione o perché sono malate, ferite o hanno disabilità.

Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari, alla data del 27 agosto oltre l'86 per cento della Striscia di Gaza si trovava all'interno della zona militarizzata da Israele o era soggetta a ordini di sfollamento. L'esercito israeliano ha ordinato alle persone palestinesi di andare nella zona di al-Mawasi, nella Striscia di Gaza meridionale, già attaccata dalle forze israeliane. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la zona non è attrezzata per ospitare persone a causa della mancanza d'acqua, del sovraffollamento delle tende e della mancanza di cure mediche, a causa della decimazione del sistema sanitario causata da Israele.

"Ancora una volta il mondo sta a guardare mentre Israele continua a sfidare i più elementari principi di umanità. Gli stati non possono restare ad assistere al piano israeliano di completo annichilimento e totale controllo di Gaza City, che porterà ulteriori bagni di sangue, distruzioni, sfollamenti e sofferenze tra i civili palestinesi", ha commentato Guevara Rosas.

"Gli stati membri delle Nazioni Unite, che la prossima settimana prenderanno parte all'Assemblea generale a New York, devono agire concretamente per fermare il genocidio israeliano e dire chiaramente che le politiche inumane di Israele non saranno più tollerate. Israele deve immediatamente fermare le sue operazioni militari a Gaza City, togliere il suo blocco illegale e consentire l'ingresso senza ostacoli degli aiuti nella Striscia di Gaza e la loro distribuzione al suo interno", ha proseguito Guevara Rosas.

"La diffusione di quello che pare un piano sponsorizzato dagli Usa circa il futuro della Striscia di Gaza comporterebbe lo sfollamento forzato della sua intera popolazione. Ciò evidenzia la necessità che gli stati rispettino i loro obblighi giuridici in modo da impedire ulteriori gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra", ha concluso Guevara Rosas.

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