10/03/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/03/2025 05:46
3/10/2025
Sciopero e presidio davanti ai cancelli della Mareno Ali Group di Mareno di Piave, azienda con 160 dipendenti, eccellenza nella produzione di cucine in inox per la ristorazione collettiva. La protesta è iniziata mercoledì 1° ottobre in forma spontanea ed è proseguita oggi, giovedì 2, nelle prime due ore di lavoro, con l'adesione totale delle maestranze.
Alla base della mobilitazione vi è il licenziamento di un rappresentante sindacale della Fim Cisl, avvenuto in un contesto già caratterizzato da una spiccata criticità aziendale. Da oltre un anno, infatti, la Mareno fa ricorso alla cassa integrazione ordinaria, che ha già superato le diecimila ore complessive, senza che si intravedano prospettive di superamento della crisi.
A ciò si aggiungono rapporti sempre più tesi tra alcuni responsabili aziendali e i dipendenti. Problemi e atteggiamenti che hanno generato un clima di grande preoccupazione.
"Il licenziamento del nostro delegato rappresenta un atto grave - spiega Alessio Lovisotto, segretario generale della Fim Cisl Belluno Treviso -. In un'azienda come la Mareno, che fa parte di un gruppo importante e che ha al suo interno competenze e professionalità di altissimo livello, serve dialogo, rispetto e collaborazione, non atteggiamenti autoritari. Siamo nella cosiddetta inox valley e qui occorre grande attenzione: la Mareno è un presidio industriale strategico per il territorio e per i suoi lavoratori, che oggi si sentono intimoriti e incerti sul futuro. Chiediamo chiarezza sugli scenari industriali e occupazionali, anche perché con il pensionamento di alcune figure nei prossimi anni sarà necessario rafforzare l'organico produttivo".
La Fim Cisl ribadisce che continuerà a vigilare e a difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, affinché la crisi non diventi un pretesto per indebolire la rappresentanza sindacale e compromettere il clima in azienda.