Università degli Studi di Udine

09/11/2025 | News release | Distributed by Public on 09/11/2025 04:35

La lotta “digitale” alla resistenza antimicrobica utilizzando le applicazioni mobili, studio dell’Ateneo

Dipartimento di Medicina, Asufc e Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie

Nessuna app gratuita è risultata idonea ad essere adottata dagli operatori sanitari

La lotta alla resistenza antimicrobica si fa anche utilizzando applicazioni mobili gratuite a supporto del lavoro di prevenzione e cura svolto dagli operatori sanitari. Per esplorare e valutare le app disponibili sulle piattaforme digitali il Dipartimento di Medicina dell'Università di Udine ha fatto uno studio per identificare la loro capacità di supportare gli operatori sanitari. All'indagine ha collaborato anche l'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) e l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

Nessuna app idonea

La ricerca, durata quasi tre anni, ha appurato che, al momento, non esiste un'app gratuita, utile e di facile utilizzo che soddisfi tutti gli 86 requisiti identificati dal gruppo di esperti che ha condotto lo studio. I requisiti riguardano: la capacità di individuare gli patogeni ed eziologici, il supporto alla diagnosi e alla terapia, l'analisi dell'antimicrobico resistenza, la funzione di cruscotto, le azioni di contrasto all'antimicrobico resistenza, le note e le registrazioni, la rete professionale e le caratteristiche tecniche dell'app.

Il percorso

Le app inizialmente identificate, su piattaforme ioS e Android, sono state 115. Per individuarle il gruppo di ricerca ha utilizzato le medesime parole chiave in italiano e in inglese. Dalle progressive analisi utilizzando gli 86 criteri ne sono rimaste due, che però raggiungevano un livello di soddisfazione di solo il 36% dei criteri fissati.

«Questa ricerca sistematica - spiega il coordinatore, Luca Arnoldo, docente di Igiene e medicina preventiva - dimostra che c'è ancora ampio margine di miglioramento nello sviluppo di app e, più in generale, di soluzioni mobile health per combattere l'antimicrobico resistenza».

La situazione

Ma qual è il contesto? Le tecnologie digitali per la salute mobile (mHealth) potrebbero svolgere un ruolo cruciale all'interno dell'attuale scenario caratterizzato da un importante carico di morbilità e mortalità dovuto al fenomeno dell'antimicrobico resistenza. La lotta alla resistenza antimicrobica potrebbe essere efficacemente supportata dall'uso delle tecnologie informatiche, dei big data e dell'intelligenza artificiale (AI) anche utilizzando dispositivi mobili. Queste tecnologie digitali stanno diventando una risorsa importante per la fornitura di servizi sanitari e la salute pubblica. Tra queste tecnologie mobili, quelle disponibili in wireless sono particolarmente importanti per la loro facilità d'uso, l'ampia portata e l'ampia adozione. Nelle aree in cui la tecnologia non è così avanzata nell'uso delle cartelle cliniche elettroniche o in cui l'accesso alle reti è limitato o non disponibile, l'uso dei telefoni cellulari, in particolare attraverso app ben sviluppate, potrebbe rappresentare una chiave di svolta.

I risultati dell'indagine sono stati pubblicati dalla rivista scientifica "JMIR mHealth and uHealth " Lo studio è intitolato "mHealth apps available in Italy to support health care professionals in antimicrobial stewardship implementation: systematic search in app stores and content analysis".

Il gruppo di ricerca

All'indagine ha lavorato un team composto da: Luca Arnoldo (coordinatore), Laura Brunelli, Annachiara Petrazzuolo, Rossana Roncato, Giuseppa Russo, Marino Trivisani e Giuseppe Virone dell'Università di Udine; Roberto Cocconi, Sergio Giuseppe Intini, Davide Pecori, Assunta Sartor e Stefano Celotto dell'Asufc; Elena Mazzolini dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

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