09/10/2025 | News release | Distributed by Public on 09/09/2025 23:42
Mercoledì, 10. settembre 2025 Da: Comitato VPOD Polizia
Lo scorso 3 giugno 2025 è stato presentato il ''Progetto di miglioramento della collaborazione tra Polizia cantonale e Polizie comunali'' (Rapporto Polizia ticinese). Al proposito, a seguito di una preliminare valutazione e nell'ambito della consultazione in corso, il Comitato VPOD Polizia esprime le seguenti considerazioni.
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Sulla scorta dell'iniziativa parlamentare generica IG718 e dell'esperienza sviluppata in altri Cantoni, l'orizzonte per il Sindacato VPOD rimane una Polizia unica, in quanto migliore soluzione per un'organizzazione della polizia al servizio della popolazione. Il Rapporto, nella chiara misura in cui rafforza la sovrintendenza cantonale, ottimizza le competenze e riduce i margini di discrezionalità locali, rappresenta dunque un passo avanti nella giusta direzione.
Il Rapporto contempla tuttavia ancora un'eccessiva frammentazione, differenziazione e sfera d'autonomia comunale, che si sarebbe potuta evitare conferendo al Cantone più ampie responsabilità nella definizione di standard politici e operativi comuni. In questo senso, non convince di certo la disparità che potrà verificarsi nelle deleghe attribuite alle Polizie comunali.
Sullo sfondo emerge del resto una diffidenza rispetto all'indirizzo del Rapporto ispirato al New Public Management, che tende a fragilizzare il controllo politico e lo spirito del servizio pubblico anche nella Polizia; un indirizzo che, in definitiva, caratterizza e sottende il sistema proposto (''contrattualizzazione'' tramite mandati di prestazione, flessibilità nei compiti delegabili, ecc.).
Inoltre, seppur si accolga con favore un consolidamento degli organi di coordinamento, l'eliminazione della distinzione tra ''polizia polo'' e ''strutturata'' rischia di indebolire il coordinamento regionale e di moltiplicare gli interlocutori della CECAL. Da questo punto di vista, il Rapporto instaura un cambio di tendenza controverso che andava altrimenti ponderato.
Allo stesso tempo, appare problematica la rinuncia all'obbligo di copertura sulle 24h delle polizie comunali: sussiste infatti la preoccupazione che, complice anche l'attuale carenza di pattuglie, ciò contribuisca a compromettere l'interventistica d'urgenza in tutte le fasce orarie. Per contro, nel quadro proposto e di fronte alla dotazione di personale odierna, l'assegnazione di diverse competenze di prossimità alle Polizie comunali viene accolta positivamente.
Anche in quest'ottica, si rimarca che in linea generale l'assunzione di maggiori compiti di prossimità e di prevenzione da parte della Polizia risulta condivisa. Questa prospettiva non deve tuttavia necessariamente accompagnarsi da un'eccessiva sussidiarietà a favore degli enti locali, principio che sembra invero permeare troppo diffusamente molte scelte del Rapporto.
Nel complesso, pur segnalandone puntualmente gli aspetti positivi, il Sindacato VPOD polizia accoglie il Rapporto con numerose riserve. Auspicando perlomeno che nella sua eventuale implementazione vengano apportati gli opportuni correttivi, si ribadisce comunque l'esigenza di procedere verso una Polizia unica che assicuri anche la necessaria prossimità al territorio.