09/05/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/05/2025 08:59
La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha esaminato l'iniziativa popolare «Sì al divieto di importare prodotti di pelliccia ottenuti infliggendo sofferenze agli animali (Iniziativa pellicce)» (25.059) e il controprogetto indiretto elaborato dal Consiglio federale.
La Commissione ha deciso all'unanimità l'entrata in materia sul controprogetto. Dopo un'approfondita discussione in merito alla definizione di «metodi che compromettono gravemente il benessere degli animali», la Commissione propone di aderire al controprogetto presentato sottolineando che il Consiglio federale preciserà nell'ordinanza quali metodi sono da considerarsi crudeli. Con 15 voti contro 9 ha deciso di preservare il termine «gravemente» introdotto nella modifica di legge. Con 16 voti contro 8 la Commissione ha inoltre bocciato le due proposte di minoranza volte ad iscrivere nella legge la detenzione in gabbie con fondo a griglia e la caccia con trappole. Ritiene infatti che tali precisazioni riguardo ai metodi crudeli debbano continuare a figurare nell'ordinanza, affinché il Consiglio federale possa adeguare le pertinenti disposizioni in base all'evoluzione delle conoscenze scientifiche.
Il controprogetto del Consiglio federale prevede che i prodotti di pellicceria ottenuti senza metodi che infliggono sofferenze agli animali possano essere oggetto di importazione o transito se sono accompagnati da un certificato attestante la loro provenienza da un'azienda di produzione che si conforma al programma di certificazione dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). La Commissione reputa preferibile basarsi su norme internazionali equivalenti invece di introdurre una soluzione svizzera in materia di autorizzazioni. Una minoranza propone invece di dare seguito alla versione del Consiglio federale.
Il controprogetto modificato è stato approvato nella votazione sul complesso con 16 voti a favore, nessun voto contrario e 8 astensioni.
La Commissione ha infine trattato l'iniziativa popolare. Ritenendo che il controprogetto presentato costituisca una risposta adeguata alle problematiche sollevate, raccomanda di respingere l'iniziativa con 14 voti a favore, nessun voto contrario e 10 astensioni.
Nel quadro di queste discussioni, la Commissione propone con 16 voti, nessun voto contrario e 7 astensioni, di non dare seguito all'iniziativa del Cantone di Zurigo 23.320 «Divieto d'importazione di vere pellicce provenienti da allevamenti stranieri che infliggono sofferenze agli animali o da animali catturati allo stato selvatico». Questi oggetti saranno trattati dal Consiglio nazionale durante la sessione autunnale.
Protezione della proprietà intellettuale dagli abusi dell'IA: la CSEC-N adotta una versione modificata della mozione Gössi
La CSEC-N ha esaminato la mozione Gössi (24.4596) in merito alla quale, nel corso della seduta, sono stati sentiti anche rappresentanti dell'economia, della scienza, della cultura e dei media, nonché esperti di diritto della proprietà intellettuale.
La Commissione riconosce la necessità, sottolineata nella mozione, di proteggere la proprietà intellettuale dai potenziali abusi derivanti dall'impiego dell'intelligenza artificiale. Reputa altrettanto importante che la Svizzera preservi le condizioni necessarie a garantire la competitività della propria piazza economica e della propria forza innovatrice.
Tuttavia, ritiene che la formulazione originale della mozione non conceda sufficiente spazio di manovra e che pertanto sia necessario valutare altre piste anche nell'ottica di preservare la capacità di adattarsi a evoluzioni future e per garantire che l'approccio svizzero sia in armonia con gli sforzi normativi di altri Stati e dell'UE. Con 18 voti contro 6 e 1 astensione ha quindi deciso di proporre adottare una versione modificata della mozione, affinché non preveda prescrizioni concrete e lasci il necessario margine per l'elaborazione di soluzioni durature. Una minoranza propone di respingere la mozione.
La Commissione sostiene i cicli di studio bachelor con pratica integrata (PiBS)
La CSEC-N è favorevole al disegno del Consiglio federale di modifica della legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU, 25.056). L'adeguamento proposto consente alle scuole universitarie professionali di proporre cicli di studio bachelor nei campi della matematica, dell'informatica, delle scienze naturali e della tecnica (MINT) comprendenti una parte pratica svolta in azienda.
Oggetto di un progetto pilota, queste formazioni sono disciplinate unicamente da un'ordinanza, ma visti i buoni risultati ottenuti il Consiglio federale ha deciso di proporre una base legale duratura. Persuasa dell'efficacia del modello, la Commissione raccomanda al proprio Consiglio, con 15 voti contro 8 e 2 astensioni, di adottare la modifica legislativa proposta.
Questa misura, sostenuta dalle cerchie professionali interessate e dai Cantoni, si inserisce nell'iniziativa della Confederazione tesa ad attenuare la penuria di personale qualificato.
Prevenzione degli abusi sui minori: la CSEC-N sostiene le richieste dopo un'analisi
Il 19 giugno 2025 il Consiglio degli Stati ha approvato le mozioni 23.4191, 23.4192, 23.4193, 23.4194, 23.4195 e 23.4196 modificandole. Le mozioni nel loro tenore originale chiedevano basi legali e un piano di misure per obbligare le organizzazioni che lavorano con bambini a garantire l'integrità sessuale e fisica degli stessi mediante piani di protezione, misure di prevenzione e controlli. Il Consiglio degli Stati, in linea con la proposta del Consiglio federale, ha modificato le mozioni introducendo la richiesta di redigere previamente un rapporto sull'argomento. La maggioranza della CSEC-N propone di dare seguito alle modifiche proposte dal Consiglio degli Stati poiché un rapporto consentirebbe di chiarire le competenze in materia prima di prospettare ulteriori provvedimenti. La modifica proposta del Consiglio degli Stati è stata approvata con 15 voti contro 6 e 2 astensioni. Una minoranza della CSEC-N propone la loro reiezione.
Richieste misure per armonizzare i dati relativi all'attuazione dei diritti dei minori
La CSEC-N ha esaminato la mozione 22.4505 - modificata dal Consiglio degli Stati - che chiede un miglioramento della qualità e della disponibilità dei dati relativi all'attuazione dei diritti dei minori in Svizzera. Come già il Consiglio degli Stati, anche la CSEC-N riconosce l'importanza della tematica. La maggioranza della CSEC-N ritiene che i dati attuali siano insufficienti per garantire una protezione effettiva delle persone interessate, motivo per cui anche la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali sostiene la mozione. Con 13 voti contro 11 la Commissione propone al proprio Consiglio di accogliere la mozione nel suo tenore originale. Una minoranza sostiene invece la modifica proposta dal Consiglio degli Stati ritenendo necessario innanzitutto un rapporto del Consiglio federale che faccia il punto della situazione. Ciò non impedirebbe ai Cantoni di adottare già delle misure.
Studio di fattibilità per un nuovo acceleratore
Alla luce dello studio di fattibilità inerente al Future Circular Collider (FCC), i rappresentanti della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione hanno presentato i risultati del Comité Suisse pour l'Évaluation du FCC. Lo studio riguarda la costruzione di un nuovo acceleratore di particelle lungo 91 chilometri. Nella sessione di domande e risposte è stato affrontato il tema delle finanze. Si presume che i contributi dei vari Stati garantiranno anche la partecipazione ai lavori dell'industria locale svizzera. Altre domande hanno riguardato il consumo energetico e l'impatto dei potenziali sviluppi internazionali.
Presieduta dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 settembre 2025.