06/10/2025 | Press release | Archived content
Il Rapporto sulla radioprotezione 2024, pubblicato di recente, offre una panoramica approfondita sul sistema di ispezione, uno degli strumenti di controllo centrali dell'IFSN. Nel 2024 gli ispettori dell'IFSN hanno effettuato 156 ispezioni nei settori della radioprotezione e della protezione d'emergenza. Tali ispezioni hanno confermato quanto segue: Nell'anno di riferimento, gli operatori degli impianti nucleari hanno attuato una radioprotezione conforme alla legge e adeguata in tutte le fasi operative.
L'IFSN non ha rilevato valori elevati di intensità di dose ambientale nelle vicinanze degli impianti nucleari che possa essere attribuito alle loro emissioni. Ciò è stato dimostrato, ad esempio, dall'analisi dei dati raccolti dalle 57 sonde di misura che insieme formano la Rete per il monitoraggio automatico dell'intensità di dose in prossimità delle centrali nucleari (MADUK). I loro dati, registrati a intervalli di dieci minuti, vengono utilizzati per individuare tempestivamente malfunzionamenti e incidenti e per conservare le prove per le autorità e per il pubblico. I valori misurati delle sonde possono essere consultati sul sito web dell'IFSN.
Anche nel 2024 negli impianti nucleari sono state attuate misure di ottimizzazione per ridurre le dosi collettive e individuali. La valutazione dei dosimetri personali indica che il valore limite per la dose individuale previsto dall'Ordinanza sulla radioprotezione è stato rispettato con un ampio margine. L'IFSN constata che i gestori degli impianti nucleari si assumono la responsabilità di mantenere basse le dosi individuali e collettive del personale e di ottimizzarle ulteriormente.
Nell'anno in esame, l'attenzione si è concentrata sull'interfaccia tra la sicurezza radiologica sul lavoro e la salute e la sicurezza sul lavoro. A tale scopo, l'IFSN ha effettuato ispezioni congiunte con la Suva in diversi impianti nucleari.
Nel caso di impianti nucleari in fase di smantellamento, l'IFSN ha controllato che i lavori venissero svolti in modo conforme, con l'obiettivo di verificare la protezione delle persone e dell'ambiente.
A causa dello smantellamento in corso della centrale nucleare di Mühleberg (KKM) e dei progetti di smantellamento dell'Istituto Paul Scherrer (PSI), il numero di segnalazioni all'IFSN relative al rilascio di materiale è aumentato notevolmente. Attraverso le misurazioni delle emissioni, gli specialisti assicurano che i materiali delle zone controllate degli impianti nucleari possano essere esentati dalla vigilanza dell'IFSN al termine della decontaminazione. Nel 2024, gli ispettori dell'IFSN hanno esaminato in modo approfondito il funzionamento dei sistemi di misurazione di declassamento di materiale di piccole dimensioni nell'ambito di una campagna e hanno individuato un elevato livello di competenza nell'uso e nella gestione di questi dispositivi negli impianti nucleari.
Nel novembre 2024 si è svolta una esercitazione di emergenza generale della durata di due giorni considerando lo scenario di un grave incidente nucleare nella centrale nucleare di Gösgen. Gli organi di protezione d'emergenza della Svizzera hanno partecipato a questa esercitazione. In questa occasione l'IFSN ha utilizzato per la prima volta la nuova interfaccia operativa digitale (DANFO) che consente ai due gruppi operativi di radioprotezione e sicurezza dei reattori di svolgere e documentare in formato digitale gran parte delle loro attività ricorrenti. La nuova interfaccia operativa si è dimostrata valida e l'IFSN continua a svilupparla per sfruttare il potenziale individuato durante l'esercizio di emergenza generale in un ciclo di miglioramento continuo.
Nel 2024, nell'ambito dell'ulteriore sviluppo del quadro normativo, l'IFSN ha pubblicato la nuova Linea guida ENSI-B09 sulla determinazione e la registrazione delle dosi delle persone esposte alle radiazioni. La nuova edizione della Linea guida ENSI-G14 per il calcolo delle dosi nell'ambiente dovute alle emissioni di sostanze radioattive e alle radiazioni dirette provenienti da impianti nucleari, stava per essere adottata alla fine del 2024.
Con le due linee guida modificate, l'IFSN si adegua alle Raccomandazioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica AIEA e colma le lacune del quadro normativo.
L'IFSN ha valutato complessivamente come buono lo stato di sicurezza tecnica delle centrali nucleari per il 2024. Tutti gli eventi soggetti a notifica hanno avuto un'importanza marginale per la sicurezza nucleare. È quanto emerge dal rapporto di sorveglianza 2024 dell'IFSN.
Il Consiglio dell'IFSN ritiene che l'attività di vigilanza dell'IFSN sugli impianti nucleari svizzeri sia responsabile, adeguata e di qualità.
Il rapporto annuale «Esperienze e Ricerca 2024» si concentra sulla ricerca sui rischi sismici, sulla propagazione degli incendi all'interno dei reattori e sull'impatto sulla salute delle radiazioni ionizzanti. Il rapporto fornisce risultati importanti per la prassi di vigilanza, in particolare per quanto riguarda il funzionamento a lungo termine delle centrali nucleari, e allo stesso tempo…
Il 15 e 16 maggio si è svolta a Roma la decima riunione della «Commissione Italo-Svizzera» (CIS). In occasione di questa riunione, i rappresentanti svizzeri hanno discusso con l'Autorità di vigilanza nucleare italiana sugli sviluppi generali dopo l'incontro dell'anno scorso.
L'IFSN ha riprogettato l'applicazione web MADUK. La rete di misurazione MADUK viene utilizzata per monitorare la radioattività nei dintorni delle centrali nucleari e dell'Istituto Paul Scherrer PSI.
Anche se sono state compiute numerose scoperte nella ricerca della biologia delle radiazioni, restano ancora molte incertezze. Insieme ad altre organizzazioni internazionali, l'IFSN sta lavorando per colmare queste lacune della conoscenza.
Le radiazioni ionizzanti possono causare malattie. Per proteggere la popolazione e il personale degli impianti nucleari da questi effetti avversi, deve essere possibile misurare le dosi di radiazioni in qualsiasi momento e nel modo più accurato possibile.
Il fatto che la gravità di una malattia aumenti a seguito dell'esposizione a una dose elevata è indiscutibile nella biologia delle radiazioni. Nella radioprotezione quotidiana, tuttavia, è importante essere in grado di stimare il rischio di una mutazione del materiale genetico - e il conseguente rischio di cancro - anche nella gamma delle dosi minori.
In caso di dosi elevate, il grado di gravità dell'effetto delle radiazioni aumenta al di sopra di una dose soglia. Mentre le possibilità di sopravvivenza sono intatte fino a un certo livello di esposizione alle radiazioni, dosi molto elevate, come quelle misurate in loco dopo l'incidente del reattore di Chernobyl, portano alla morte in un…