Comune della Spezia

10/15/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/15/2025 05:23

Premio Exodus – Speciale 2025 a Cecilia Sala

La Spezia, 15 ottobre 2025 - "Cecilia Sala sarà alla Spezia e a nome della Città le conferirò il Premio Exodus Speciale 2025 in un evento gratuito aperto a tutta la cittadinanza al Teatro Civico - annuncia il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - La Città della Spezia aspettava la giornalista a cui all'inizio dell'anno avevamo conferito il Premio Exodus "in virtù della libertà dei popoli che si incarna nel Premio Exodus come la storia del nostro territorio, baluardo dei valori di democrazia e pace" e "per la professionalità con cui ha portato avanti la sua attività giornalistica e soprattutto per essere stata portavoce dei popoli oppressi nel mondo" e finalmente avremo modo di ascoltare la sua voce e le sue storie dal mondo. Nel corso della serata, Cecilia Sala dialogherà con la giornalista Annalena Benini presentando il suo ultimo libro "I figli dell'odio": un appuntamento culturale senza precedenti nella storia della nostra Città con una giornalista che ancora in questi giorni sta raccontando direttamente dal Medio Oriente le vicende complesse fra Israele e Palestina che stanno raggiungendo un punto di svolta importante che noi speriamo sia verso una pace duratura. Una pace e una solidarietà che si incarnano, per la nostra Città, anche nella storia del Premio Exodus".

Il 31 ottobre alle ore 21.00 il Teatro Civico ospiterà l'evento speciale e gratuito alla cittadinanza con Cecilia Sala, in dialogo con la giornalista Annalena Benini, per presentare il suo ultimo libro "I figli dell'odio" (Mondadori, 2025).

Prima della presentazione del suo libro, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini conferirà a Cecilia Sala il Premio Exodus - Speciale 2025, già annunciato all'inizio dell'anno a seguito della sua liberazione, con la seguente motivazione: "in virtù della libertà dei popoli che si incarna nel Premio Exodus come la storia del nostro territorio, baluardo dei valori di democrazia e pace, la Città della Spezia conferisce a Cecilia Sala il Premio 2025 per la professionalità con cui ha portato avanti la sua attività giornalistica e soprattutto per essere stata portavoce dei popoli oppressi nel mondo".

Cecilia Sala

Cecilia Sala dedica la sua vita a raccontare guerre, rivolte e crisi internazionali, muovendosi tra scrittura e giornalismo. Ha trent'anni, un taccuino e una voce che arriva da luoghi dove spesso i riflettori si spengono in fretta. I suoi libri nascono da quello che

ha visto, ascoltato e attraversato sul campo: storie vere raccolte in presa diretta, che restituiscono al lettore una realtà complessa senza semplificarla. Dopo aver scritto per testate italiane e internazionali, ha iniziato a lavorare come inviata fin da giovanissima, raccontando sul posto il Venezuela, l'Iran, l'Afghanistan, l'Ucraina. Nel dicembre del 2024, mentre stava documentando le proteste iraniane, è stata arrestata a Teheran. Rimasta in carcere per alcuni giorni, è stata poi rilasciata e rimpatriata. L'episodio ha avuto grande risonanza mediatica, ma nella sua narrazione non è mai diventato il centro: a parlare, come sempre, sono le storie degli altri. Tutte le sue corrispondenze uniscono il rigore del reportage alla densità del racconto, dando attenzione ai dettagli e alle persone. Oltre alla carta stampata, Cecilia Sala ha scelto anche il linguaggio del podcast come forma di racconto quotidiano. In Stories, la serie che conduce per Chora Media, le notizie si intrecciano alle voci raccolte sul campo, giorno per giorno: l'autrice alterna cronache dal fronte e approfondimenti sull'attualità, senza mai perdere di vista le persone dietro le notizie.

Sinossi del libro "I figli dell'odio"

A Hebron, un gruppo di minorenni ebree innalza uno striscione contro i matrimoni misti. A Tulkarem, i ragazzini palestinesi appendono ai fucili le foto degli amici uccisi e si preparano a combattere i coloni e i soldati israeliani. A Teheran, il ventiquattrenne Abbas piange il cugino impiccato dal regime e prova un misto di terrore ed eccitazione per il grande attacco dello Stato ebraico alla Repubblica islamica. Il nuovo reportage di Cecilia Sala è un viaggio che guarda da vicino tre grandi storie intrecciate tra loro: la radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina e il collasso dell'Asse della resistenza che ha la sua testa a Teheran. Con uno stile vivido e in presa diretta, Cecilia Sala ci fa attraversare i check-point e i raid, ci fa entrare nelle case delle vittime e dei carnefici, dei leader militari e dei sopravvissuti. Ci svela così, oltre all'odio per i nemici interni ed esterni, anche lo scontro generazionale che attraversa ciascuno di questi paesi, divenuto una delle linee di faglia più rilevanti - e meno indagate - del nostro presente. Perché mentre tra gli anziani israeliani alcuni «pacifisti esausti» assistono impotenti alla deriva del proprio paese, una nuova generazione di coloni occupa con la forza la Cisgiordania. Mentre in Palestina un padre come Firas crede ancora nella diplomazia e rimpiange i tempi degli accordi di Oslo, suo figlio Samih vede nei tre fucili d'assalto l'unica risposta all'occupazione. E mentre i vertici della Repubblica islamica dell'Iran tentano di nascondere la propria debolezza, le arrabbiate senza velo che sfidano la polizia morale sono diventate centinaia di migliaia. Il racconto sul campo si arricchisce di alcune interviste a figure chiave, come Hossein Kanaani, uno dei fondatori dei pasdaran e Ronen Bergman, giornalista premio Pulitzer che spiega il fallimento di Israele nel difendersi dal suo nemico interno, l'estremismo armato. E ancora Imad Abu Awad, giornalista e analista palestinese di Al Jazeera, che non crede esista più una via diplomatica per porre fine al conflitto e spera in una guerra civile interna a Israele. Da questo coro di voci, che Cecilia Sala orchestra con maestria, rigore giornalistico e una straordinaria capacità narrativa, nasce un libro essenziale per comprendere i conflitti che definiscono il nostro tempo. Un ritratto complesso, inedito e profondamente umano di un Medio Oriente in trasformazione.

Annalena Benini

Annalena Benini è giornalista, editorialista e scrittrice. Dal 2001 scrive per Il Foglio, occupandosi di libri, cultura, persone e storie, e per l'inserto settimanale Il Figlio, che ha fondato e cura: storie di genitori e figli tratteggiate da narrazioni e confessioni di scrittori, lettere, saggi e romanzi. Dal 2021 dirige il Foglio Review, il magazine mensile del Foglio. Ha collaborato con vari giornali tra cui Io Donna, settimanale del Corriere della Sera, e Grazia. Per la Rai ha scritto e condotto Romanzo italiano, su Rai3 e Pietre d'inciampo, su RaiStoria. Nel 2021 ha ricevuto il Premio Viareggio Repaci per il giornalismo. Ha pubblicato La scrittura o la vita. Dieci incontri dentro la letteratura (2018, 2024) e ha curato per Einaudi l'antologia I racconti delle donne (2019). Annalena (2023) è il suo primo romanzo. Nel 2023 ha scritto e diretto, insieme a Francesco Piccolo, "Le mie poesie non cambieranno il mondo", il documentario su Patrizia Cavalli con la produzione di Fandango. Dal 2024, è la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino.

L'evento è gratuito fino ad esaurimento posti. E' necessaria la prenotazione a questo link: https://biglietti.teatrocivico.it/eventi/cecilia-sala-presentazione-del-libro-i-figli-dell-odio.htm

Info:

Biglietti on line e presso il Botteghino Teatro Civico della Spezia (ingresso da Corso Cavour n. 20), aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 (il mercoledì anche dalle 16 alle 19). Tel. 0187-727521 - email: [email protected]

Comune della Spezia published this content on October 15, 2025, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed via Public Technologies (PUBT), unedited and unaltered, on October 15, 2025 at 11:24 UTC. If you believe the information included in the content is inaccurate or outdated and requires editing or removal, please contact us at [email protected]