Territorio Modena. FdI: “Rave party nella ex fabbrica Bugatti a Campogalliano, incentivare la rigenerazione urbana dell’area”

I consiglieri di Fratelli d'Italia Annalisa Arletti e Ferdinando Pulitanò interpellano la Regione in merito al futuro dello stabilimento produttivo dell'ex Bugatti a Campogalliano, in provincia di Modena, sito ad oggi definitivamente abbandonato in cui di recente è stato organizzato un rave party non autorizzato.

"All'incirca cinquemila persone si sono date appuntamento intorno alle due di notte, tra il 31 ottobre e il 1° novembre, nell'area dello stabilimento produttivo dell'ex Bugatti a Campogalliano, per un rave party non autorizzato. - spiegano i consiglieri - Fino a qualche anno fa era presente un custode che sorvegliava sulla sicurezza dell'area, ora definitivamente abbandonata anche se in buone condizioni".

Secondo gli esponenti di FdI essendosi verificato un raduno non autorizzato che ha visto la partecipazione di un numero significativo di persone, creando disagi sia in termini di ordine pubblico che di sicurezza, è doveroso fare luce sulle modalità di organizzazione e gestione di eventi di tale portata specialmente in contesti non idonei.

"Quanto accaduto a Modena è gravissimo, ma grazie al decreto rave voluto dal Governo Meloni, oggi le forze dell'ordine dispongono finalmente di strumenti concreti per intervenire tempestivamente e ristabilire la legalità. Occorre impedire che spazi occupati illegalmente diventino luoghi privi di sicurezza, senza controlli e senza regole".

Arletti e Pulitanò ritengono necessario che la Regione adotti misure preventive più efficaci per evitare il ripetersi di simili eventi in futuro, "specialmente in aree vulnerabili". Pertanto, chiedono di "istituire un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, affinché si possa collaborare con i proprietari della fabbrica per capire le intenzioni del privato in merito alla destinazione d'uso dello stabile " e di incentivare e supportare "la rigenerazione urbana dell'area affinché il sito divenga fruibile dalla cittadinanza".

(Giorgia Tisselli)