Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

09/23/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/23/2025 03:33

SCUOLA. PUTTO (PAT-CIV): REVOCA PARITÀ VOLTA UD, REGIONE INTERVENGA

SCUOLA. PUTTO (PAT-CIV): REVOCA PARITÀ VOLTA UD, REGIONE INTERVENGA

23.09.2025
10:52
(ACON) Trieste, 23 set - "La decisione di revocare la parità scolastica all'Istituto 'Volta' di Udine comunicata alle famiglie il 16 settembre, a lezioni già iniziate, ha prodotto una situazione di grave disagio per studenti, famiglie e personale scolastico. Un intervento tempestivo da parte della Regione è non solo auspicabile, ma necessario".

Così in una nota il consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto che ha depositato un'interrogazione per sollecitare un'azione concreta da parte della Giunta.

"Con un decreto ministeriale del 29 agosto scorso - prosegue Putto - è stata disposta la revoca della parità, ma la comunicazione alle famiglie è giunta tardivamente, quando ormai l'anno scolastico era iniziato. Studenti e genitori avevano già effettuato le iscrizioni, acquistato libri e sostenuto spese, in molti casi anche per l'alloggio. La situazione è particolarmente critica per gli studenti delle classi quinte, che si trovano ora a rischio di non poter completare il proprio percorso formativo all'interno dell'istituto frequentato finora".

L'esponente dei civici evidenzia anche la difficoltà oggettiva di un trasferimento immediato: "Non tutti gli indirizzi del 'Volta' trovano corrispondenza nelle altre scuole del territorio. Questo rende impraticabile per molti una ricollocazione adeguata. A ciò si aggiunge il forte impatto sul personale docente e non docente, la cui stabilità occupazionale è ora in bilico".

"Per queste ragioni - incalza il consigliere delle Opposizioni -, chiedo alla Regione di attivarsi presso il ministero per ottenere una proroga dell'efficacia del decreto di revoca almeno per l'anno scolastico 2025/2026, così da consentire agli studenti la necessaria continuità didattica e la possibilità di conseguire un titolo di studio valido".

"Pur trattandosi di una decisione di competenza ministeriale - conclude Putto - la Regione non può limitarsi a osservare. È suo dovere tutelare il diritto allo studio, la serenità delle famiglie e la tutela lavorativa del personale scolastico. Confido in una presa di posizione e un'azione immediata da parte della Giunta". ACON/COM/mv



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