Marina Militare Italiana

11/17/2025 | News release | Distributed by Public on 11/17/2025 01:42

Giornata di Studio all’Università di Pisa (Statistics)

17 novembre 2025 Valerio Vitto

Attività duali e complementari

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PISA - Il Mediterraneo non è più soltanto un mare tra le terre, ma un crocevia globale dove si intrecciano rotte, potenze, migrazioni e culture. È da questa consapevolezza che prende le mosse la V edizione della Giornata di Studio Università di Pisa - Accademia Navale, dal titolo: "Da Mediterraneo allargato a mediterranei globali. Un paesaggio geopolitico in trasformazione", svoltasi il 13 novembre 2025 nell'Aula Magna Nuova del Palazzo "La Sapienza" dell'Università di Pisa.

L'incontro, organizzato congiuntamente dall'Accademia Navale di Livorno e dal CIDIC (Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura) dell'ateneo pisano e che conferma e rafforza ogni anno la solida sinergia tra le due Istituzioni, ha riunito, anche in questa edizione, professori universitari e accademici, ufficiali, studiosi, esperti di settore, frequentatori militari e studenti civili, per discutere l'evoluzione del concetto di "Mediterraneo come mare chiuso" nel contesto geopolitico contemporaneo, segnato da nuove sfide e da un crescente intreccio tra dimensione regionale e globale.

Ad aprire il convegno è stato il Magnifico Rettore dell'Università di Pisa, Prof. Riccardo Zucchi, che ha sottolineato come "il Mediterraneo rappresenti oggi un laboratorio di trasformazioni che investono la politica, l'economia e la cultura dell'intero pianeta". A seguire, il Contrammiraglio Alberto Tarabotto, Comandante dell'Accademia Navale, ha ricordato il ruolo centrale del mare come "spazio strategico e vitale per la sicurezza, la cooperazione e la comprensione reciproca tra i popoli".

Le moderazioni della giornata sono state affidate al Capitano di Vascello Paolo Gregoretti, Direttore ai Corsi dell'Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, al Prof. Andrea Borghini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, e alla Prof.ssa Eleonora Sirsi Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, questi ultimi entrambi dell'Università di Pisa, che hanno introdotto i relatori e gli obiettivi degli interventi.

Il primo intervento, tenuto dal prof. Matteo Marconi dell'Università "La Sapienza" di Roma, ha proposto un'analisi dal titolo: "Mediterraneo globale o infinito Mediterraneo? Evoluzione del concetto geopolitico", tracciando la trasformazione del bacino Mediterraneo in uno spazio fluido e interconnesso, dove le dinamiche locali rispecchiano quelle planetarie.

A seguire, il Prof. Francesco Zampieri, dell'Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, ha illustrato le "peculiarità geostrategiche degli oceani", evidenziando come la crescente competizione marittima globale influenzi anche gli equilibri del Mediterraneo. Il Prof. Simone Paoli del Dipartimento di Scienze Politiche di UNIPI, ha poi affrontato il tema delle "Mobilità e migrazioni come epicentro delle trasformazioni del Mediterraneo", offrendo una lettura storica e contemporanea dei flussi umani come fattore chiave del cambiamento geopolitico.

Successivamente sono intervenuti il Prof. Enrico Calossi del Dipartimento di Scienze Politiche, il Prof. Matteo Del Chicca, del Dipartimento di Giurisprudenza, entrambi di UNIPI e il Prof. Paolo Sellari dell'Università "La Sapienza" di Roma, che hanno trattato tematiche politico-giuridiche inerenti ai teatri dell'indo-pacifico e della nuova sfida artica.

I lavori sono continuati nel pomeriggio con i Capitani di Vascello Marco Guerriero e Gianluca Maria Marcilli, entrambi dello Stato Maggiore Marina e il Prof. Gabriele Rugani, del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, che hanno approfondito temi legati ai nuovi orizzonti della strategia marittima italiana e alle nuove sfide dell'innovazione tecnologica e dell'intelligenza artificiale nel potere marittimo.

Come da tradizione, concludere i lavori è stato il Prorettore vicario dell'Università di Pisa, Prof. Giuseppe Iannaccone, che ha ringraziato moderatori, relatori, frequentatori e studenti, sottolineando come "studiare il Mediterraneo oggi significhi comprendere la complessità del mondo contemporaneo".

La giornata si è chiusa con un messaggio condiviso: il Mediterraneo non è più soltanto il cuore del mondo antico, ma uno spazio globale in continua trasformazione, specchio delle sfide e delle opportunità del XXI secolo


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