10/02/2025 | News release | Distributed by Public on 10/02/2025 10:01
Un piccolissimo appezzamento a Castello d'Agogna, piccolo comune in provincia di Pavia, è stato teatro di un traguardo che invece ha dimensioni e portata immensi. Pochi giorni fa infatti è stato raccolto il primo riso ottenuto con le TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), le nuove tecnologie di editing genomico che il mondo Confagricoltura, nel suo complesso, ha sempre promosso, difeso e valorizzato.
«Non si tratta di OGM - spiega Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia - ma di innovazione biotecnologica che permette di rendere le piante più forti e resistenti, senza inserire Dna estraneo. L'obiettivo? Contrastare malattie come il brusone, ridurre l'uso di fitofarmaci e acqua, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e garantire un futuro più sostenibile alla risicoltura italiana».
«Un grande plauso - prosegue Boselli - va fatto a Vittoria Brambilla, biologa e ricercatrice che, fin dal suo rientro in Italia, si è dedicata allo studio dello sviluppo e della genetica del riso, partendo con questa sperimentazione, resa possibile dal grande lavoro fatto in primis da Regione Lombardia e dall'assessore Alessandro Beduschi. Brambilla e il suo team hanno superato ogni genere di avversità, compreso un vile atto vandalico che, a giugno 2024, aveva messo a rischio la sperimentazione. Ma la scienza, ancora una volta, ha dimostrato di essere più forte di ogni ostacolo».
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