10/08/2025 | Press release | Archived content
Interrogazione a risposta scritta 4-02382
ILARIA CUCCHI
mercoledì 10 settembre 2025, seduta n.339
CUCCHI, DE CRISTOFARO, MAGNI - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'università e della ricerca - Premesso che:
la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ha avviato il progetto "IUPALS - Italian Universities for Palestinian Students", in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell'università e della ricerca e il Consolato generale d'Italia a Gerusalemme;
tale progetto prevede l'assegnazione di 97 borse di studio, distribuite tra 35 università italiane, rivolte a studenti palestinesi residenti nei territori palestinesi, che desiderino intraprendere un ciclo completo di studi universitari (laurea triennale, magistrale o a ciclo unico) presso atenei italiani;
l'iniziativa include anche corsi di lingua e cultura italiana, organizzati a Betlemme e Ramallah, ed è finalizzata a garantire una concreta opportunità di formazione internazionale, con un forte valore educativo, culturale e politico;
nessuno degli oltre 80 studenti palestinesi residenti a Gaza cui sono state assegnate borse di studio ha finora ottenuto il visto Schengen D per studio, e dunque a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico ed accademico gli studenti beneficiari di borse di studio si trovano nell'impossibilità di raggiungere i propri luoghi di studio;
l'ottenimento del visto Schengen D è condizione necessaria per l'ingresso in Italia, ed è anche indispensabile per presentare domanda ufficiale alle autorità del Regno di Giordania per l'ottenimento del visto di transito che autorizzi ad attraversare la Giordania per raggiungere l'aeroporto della capitale Amman, da cui partire verso destinazioni europee;
nella Striscia di Gaza il diritto universale e inalienabile allo studio di centinaia di migliaia di bambini e giovani palestinesi è negato da ormai quasi due anni;
molti studenti di Gaza sono riusciti a raggiungere diverse destinazioni europee ed extraeuropee grazie a programmi di cooperazione internazionale; durante l'estate, centinaia di giovani hanno lasciato la Striscia per proseguire gli studi in Paesi come Stati Uniti, Canada, Belgio, Irlanda, Francia, Germania, Paesi Bassi, Egitto, Qatar, Turchia, Giordania, Sudafrica e Malesia. Le università e le associazioni coinvolte hanno sottolineato come il rilascio dei visti da parte dei Governi ospitanti sia stato l'elemento decisivo anche per ottenere i necessari visti di transito dal Regno di Giordania;
in una lettera pubblica indirizzata al Governo italiano, il gruppo "Mai Indifferenti - Voci ebraiche per la pace" ha sottolineato la necessità di garantire la possibilità per i giovani palestinesi di accedere all'istruzione come strumento di crescita, ricordando come programmi analoghi abbiano rappresentato una risorsa vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo culturale delle comunità ebraiche durante le persecuzioni del Novecento;
nella stessa lettera si richiama la recente sentenza del TAR del Lazio del 5 giugno 2025, che ha imposto al Consolato italiano di Gerusalemme di attivarsi per il rilascio del visto per via interamente telematica a tre studentesse palestinesi destinatarie di borse di studio presso l'Università di Siena; la sentenza costituisce un precedente giuridico che richiama le istituzioni a garantire il diritto allo studio degli studenti di Gaza assegnatari di borse di studio in Italia;
considerato che:
la Costituzione italiana, all'articolo 34, sancisce il diritto dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, a raggiungere i più alti gradi dell'istruzione, imponendo alle istituzioni il dovere di rimuovere ogni ostacolo al suo pieno esercizio anche tramite l'erogazione da parte dello Stato di borse di studio e altre provvidenze;
tale principio si riflette anche nelle politiche di cooperazione internazionale dell'Italia, che, in quanto Stato membro dell'UE, è vincolata al rispetto della libertà accademica e alla promozione della cooperazione culturale, come attestano i numerosi progetti rivolti a cittadini palestinesi dei Territori occupati a cui le scuole e le università italiane offrono percorsi di studio come strumento di solidarietà e sviluppo condiviso;
il mancato rilascio dei visti agli studenti palestinesi assegnatari di borse di studio in Italia non solo priva i beneficiari del diritto universale all'istruzione, ma rischia anche di minare la credibilità del sistema universitario italiano e del Governo stesso, che ha formalmente condiviso e sostenuto il progetto IUPALS;
la gravissima situazione umanitaria nei territori palestinesi, e in particolare a Gaza, rende urgente e inderogabile la possibilità per studenti residenti nella Striscia di intraprendere percorsi formativi sicuri e di prospettiva in altri Paesi, tra cui l'Italia,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e come intendano agire, di concerto tra loro e con il Consolato italiano a Gerusalemme, per garantire che tutti gli studenti palestinesi assegnatari delle borse IUPALS, come di borse di studio non IUPALS, possano ottenere i visti Schengen D per studio in tempi celeri;
quali siano le motivazioni alla base del ritardo o del mancato rilascio dei visti e se vi siano direttive politiche o amministrative che limitino od ostacolino le procedure che altri Stati, in particolare europei, hanno portato a compimento con successo;
se ritengano di aver fatto tutto il possibile con impegno e determinazione, su questo oggetto, per garantire il rispetto dei diritti degli studenti palestinesi assegnatari di borse di studio in Italia e ai quali a oggi non è stato rilasciato il visto Schengen D; se non ritengano necessario collaborare con determinazione insieme ad altri Paesi europei per esercitare pressioni sui Paesi di transito, affinché agevolino l'evacuazione degli studenti da Gaza;
se non ritengano necessario adottare misure urgenti per assicurare che le decisioni del TAR del Lazio in materia di rilascio dei visti vengano pienamente rispettate e applicate a tutti i casi analoghi;
quali iniziative intendano intraprendere per garantire che venga esercitata sufficiente pressione a livello internazionale, affinché siano riconosciuti e attivati corridoi umanitari per gli studenti e i ricercatori palestinesi di Gaza e della West Bank, che offrano loro percorsi di evacuazione sicuri e tempestivi tali da garantire e promuovere il diritto universale allo studio e dare una concreta speranza di futuro alle nuove generazioni palestinesi.
(4-02382)
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 115.
all'Interrogazione a risposta scritta 4-02382
Risposta. -
Il Governo italiano segue con la massima attenzione la grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove il conflitto in corso sta avendo impatti devastanti sulla popolazione civile, sulle infrastrutture e sull'accesso ai servizi essenziali, compreso quello relativo all'istruzione.
In risposta, il Governo ha prontamente promosso iniziative concrete come "Food for Gaza" e organizzato evacuazioni per accogliere in Italia bambini bisognosi di cure sanitarie e per permettere ricongiungimenti dei nuclei familiari. Negli scorsi giorni sono stati inoltre attivati i primi "corridoi universitari" finalizzati all'arrivo in Italia di studenti e ricercatori che, attraverso borse di studio, sono iscritti presso Atenei italiani.
Sul fronte degli aiuti umanitari, il Governo italiano ha stanziato oltre 110 milioni di euro per aiuti a Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est e trasportato migliaia di tonnellate di beni umanitari nella Striscia, continuando a lavorare in stretto raccordo con le Nazioni Unite per portare soccorso alla popolazione civile, nonostante le difficoltà di accesso umanitario.
Quanto alle evacuazioni, finora sono stati accolti in Italia quasi 200 bambini, che vengono curati presso strutture ospedaliere italiane. In totale si è consentito l'ingresso in Italia di più di 1.100 persone provenienti dalla Striscia. Sono numeri che fanno dell'Italia il primo Paese al mondo per operazioni sanitarie da Gaza, insieme a Turchia, Emirati, Qatar ed Egitto.
Il Governo è fortemente impegnato anche sul fronte dell'istruzione. Complessivamente, sono oltre 200 gli studenti palestinesi che hanno ricevuto borse di studio a vario titolo dal sistema delle università italiane. Consentiranno agli studenti residenti nei Territori Palestinesi di accedere, a partire dall'anno accademico 2025/2026, a corsi di laurea in Italia e frequentare corsi propedeutici di lingua e cultura italiana, organizzati dagli atenei aderenti.
Per quanto riguarda gli studenti residenti nella Striscia di Gaza beneficiari di borse di studio presso università italiane, in questi mesi il Governo ha mantenuto un costante e intenso dialogo con Israele e Giordania, al fine di individuare modalità concrete di assistenza. L'autorizzazione da parte di questi Paesi è infatti imprescindibile per consentire l'uscita dalla Striscia e il transito verso la Giordania, passo necessario per raggiungere l'Italia, come già avvenuto in occasione di alcuni precedenti trasferimenti umanitari.
Grazie al costante impegno della Farnesina, l'Italia è stato il primo Paese ad attivare un corridoio specificamente dedicato a studenti e ricercatori palestinesi. Questi "corridoi universitari" permettono agli studenti palestinesi di Gaza, beneficiari di borse di studio presso atenei italiani, di trasferirsi nel nostro Paese per proseguire il loro percorso accademico, contribuendo così a formare la futura classe dirigente dello Stato di Palestina.
Un primo gruppo, composto da 39 studenti e loro familiari ha già raggiunto l'Italia, accompagnati personalmente dal ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il trasferimento è avvenuto con il sostegno della CRUI, grazie ai finanziamenti dell'Unione europea e dei voli messi a disposizione dalla Guardia di finanza e dalla Protezione civile.
Si attende a breve l'arrivo nel nostro Paese di ulteriori studenti che potranno finalmente lasciare la Striscia e ricominciare così in Italia a costruire il proprio futuro.
TRIPODI MARIA Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale
08/10/2025