10/03/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/03/2025 07:55
(Arv) Venezia 3 ott. 2025- "La Giunta regionale del Veneto è stata inchiodata dalla sentenza n. 1670 del TAR che la condanna a risarcire oltre 4 milioni di euro al Comune di San Zenone degli Ezzelini per le opere compensative della Superstrada Pedemontana Veneta mai realizzate. La pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale chiarisce ogni dubbio, trasformando la mancata realizzazione di un'opera strategica per la sicurezza in un grave caso politico ed erariale. Il TAR non lascia spazio a interpretazioni: l'inadempimento della Regione risulta provato documentalmente e il Tribunale lo definisce 'grave' perché 'manifesta l'intenzione di non adempiere' all'accordo di programma sottoscritto nel lontano 2012.
Lo dichiara il consigliere regionale Andrea Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra).
"Siamo di fronte a un'inerzia che è non solo palesemente negligente, ma dolosa e intenzionale - accusa il consigliere - Questa irresponsabilità non solo ha negato un diritto alla sicurezza ai cittadini, ma ora provoca un gravissimo debito fuori bilancio di oltre 4 milioni di euro a carico dei contribuenti veneti. Gli accordi con i Comuni erano stati sottoscritti per superare la contrarietà al tracciato della Pedemontana, promettendo interventi fondamentali come il riassetto viabilistico della SP 248, teatro di numerosi incidenti. Oggi, tredici anni dopo, gli impegni sono stati traditi, lasciando i cittadini esposti a problemi di sicurezza e i sindaci da soli."
"Il fallimento della Giunta Zaia è totale e si configura come un danno per l'intera comunità regionale - evidenzia Zanoni - Questa vicenda è il simbolo di una Regione che non rispetta gli impegni presi e si volta dall'altra parte di fronte alle istanze di sicurezza dei cittadini e dei sindaci. Di fronte a documenti inconfutabili che provano l'inadempimento, l'annunciato appello della De Berti non farà altro che aggravare la posizione dell'amministrazione e i costi a carico della collettività."
"Ritengo sia giunta l'ora che la Corte dei conti agisca con la sua autonomia di giudizio, stante la gravità e l'intenzionalità degli atti - conclude Andrea Zanoni - I Veneti devono sapere chi ha causato questo debito. Il prossimo 23 novembre i cittadini sapranno dare una lezione a chi disonora gli accordi e dimostra una così manifesta incapacità amministrativa e politica."