Regional Council of Trentino Alto Adige

11/12/2025 | Press release | Distributed by Public on 11/12/2025 10:46

Niente accordo sul voto per riconoscere la Palestina

Comunicati stampa

Comunicati stampa Consiglio regionale | 12.11.2025 | 17:40

Niente accordo sul voto per riconoscere la Palestina

Dopo una giornata intera di confronto nemmeno il testo finale emendato ha portato l'aula del Consiglio ad esprimersi

La riunione del pomeriggio è ripresa, ancora in discussione generale, con il voto nr. 5 relativo al riconoscimento dello Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale (presentata dai consiglieri Köllensperger, Rieder, Alex Ploner e Franz Ploner). Il testo è stato emendato per richiesta della maggioranza e sottoposto ad un esame dei capigruppo nella sua nuova formulazione. Per la sua formulazione condivisa è servita oltre un'ora anche nel pomeriggio . Alla fine Il titolo del voto è stato sostituito con "Palestina: la soluzione Due popoli, Due Stati Nella premessa, l'ultimo paragrafo viene sostituito come segue: "È principio fondamentale della nostra Repubblica e doveroso impegno delle istituzioni democratiche opporsi a ogni forma di oppressione dei popoli e sostenere il diritto all'autodeterminazione dei popoli, come previsto dallo Statuto dell'ONU." Infine, la parte impegnativa è stata sostituita come segue: "Siano incoraggiati dialoghi di pace con l'obiettivo di arrivare alla soluzione "Due Popoli Due Stati", con il riconoscimento reciproco sia del futuro Stato di Palestina che dello Stato dἱ Israele". A quel punto il testo ha ricevuto ulteriori osservazioni, molto critiche soprattutto quelle arrivate da Paolo Zanella (Pd) che ha parlato di testo del tutto stravolto. Arno Kompatscher, come presidente della Regione, ha aggiunto che si tratta comunque di un documento che precisa delle condizioni di reciprocità, che richiama il diritto internazionale. Una precisazione che non ha convinto Andrea de Bertolini (Pd) che ha chiesto un'ulteriore sospensione ma che si è tramutata di fatto, erano le 17.20, nello stop al testo e allo spostamento della discussione in un'altra seduta.

In attesa di quella che sembrava la formulazione finale del testo sulla Palestina l'aula si era anche occupata della mozione nr. 19, senza arrivare nemmeno in quel caso alla votazione: Promuovere l'educazione alla democrazia e rafforzare la partecipazione civica locale (presentata dai consiglieri Köllensperger, Rieder, Alex Ploner e Franz Ploner). Il Consiglio Regionale della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige chiede alla Giunta Regionale di: 1. elaborare, in coordinamento con le Province Autonome, un piano completo per il rilancio della democrazia locale, basato sulle migliori pratiche internazionali - come il modello svizzero di "democrazia attiva" - e di sottoporlo poi al Consiglio Regionale per la revisione; 2. elaborare e attuare un programma di educazione alla democrazia in collaborazione con istituti di formazione e istituti di ricerca competenti, con l'obiettivo di formare cittadini responsabili, critici e impegnati, in linea con i moderni approcci pedagogici; 3. avviare un processo istituzionale - ad esempio, istituendo un tavolo di lavoro aperto, interdisciplinare e pluralistico - con l'obiettivo di elaborare una "Carta dei Valori per la Democrazia Locale" che definisca principi, obiettivi e misure per contrastare la perdita di fiducia nella politica e rafforzare la partecipazione democratica. Sven Knoll (Sud Tiroler Freiheit) ha detto che a suo dire non è un buon momento per l'immagine della politica, visto che si è impiegato quasi una giornata in Consiglio regionale per cercare di approvare una mozione. Andrea de Bertolini (Pd) dobbiamo lavorare per mettere a terra strumenti per riavvicinare le posizioni tra i giovani e la politica, il voto. Questa mozione ha anche un significato pratico. Brigitte Foppa (Verdi) ha detto che in effetti sulla questione della Palestina, tema importante, ci si è preso in aula un tempo eccessivo. Una giornata che si è rivelata davvero poco produttiva. Occorre ragionare sul valore delle istituzioni e quindi della democrazia. Sandro Repetto (Pd) ha osservato invece che si sta discutendo contro la globalizzazione dell'indifferenza. Waltraud Deeg (Svp) ha detto che non c'è un momento sbagliato per parlare di modi per favorire la partecipazione in politica. Vanno invece ricercate e create le condizioni per arrivare a questa condizione. Francesco Valduga (Campobase) ha detto che va capito quando si vuole parlare di democrazia diretta e di democrazia rappresentativa, ritenendo che sia la prima quella che deve essere incoraggiata. La retorica che dice che le competenze si trovano per lo più fuori dall'aula non mi trova d'accordo. Antonella Brunet (Noi Fugatti) ha sottolineato come sia importante che i ragazzi inizino da piccoli a comprendere il valore di essere una comunità e l'importanza di esprimere il voto. L'assessore regionale Franz Locher (Svp) ha detto che in tema di enti locali va fatto ogni genere di tentativo per incrementare la partecipazione alla politica, da noi i servizi funzionano bene e le amministrazioni fanno il loro dovere. La partecipazione crediamo sia importante e la cerchiamo attraverso dei Comuni sempre più efficienti. Ad oggi abbiamo già molte opportunità, ha detto. Il Consiglio si riunirà a dicembre.

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