12/22/2025 | News release | Distributed by Public on 12/22/2025 05:39
Parma, 22 dicembre 2025 - È stato pubblicato sul sito web di Ateneo il nuovo Regolamento per i siti dell'Ecosistema web dell'Università di Parma, che entrerà in vigore mercoledì 7 gennaio 2026.
Il Regolamento, che a seguito dell'evoluzione normativa, organizzativa e tecnologica aggiorna e sostituisce il testo precedente, definisce in modo più chiaro la struttura dell'Ecosistema web di Ateneo, distinguendo tra siti a gestione centralizzata (sito istituzionale, dipartimenti, corsi di studio, ecc.) e siti web tematici ospitati su sottodomini dedicati (es. progetti, iniziative, centri), le caratteristiche dei contenuti e la normativa di riferimento in materia di accessibilità, usabilità, diritto d'autore, privacy e uso dei cookie.
La principale novità riguarda i siti web tematici: per attivare un sito web su un sottodominio del dominio istituzionale dell'Ateneo, del tipo xxx.unipr.it, sarà ora necessario sottoscrivere il Contratto di fornitura del sottodominio e dell'eventuale servizio di hosting, che disciplina i rapporti tra chi fa la richiesta (docente strutturata/o o responsabile apicale di una struttura amministrativa) e l'Ateneo.
Il richiedente o la richiedente sarà a tutti gli effetti pienamente responsabile dei contenuti pubblicati e della loro conformità normativa e dovrà quindi garantire aggiornamento, sicurezza e manutenzione del sito. Se non dispone delle competenze tecniche necessarie, dovrà nominare un referente tecnico o una referente tecnica.
La richiesta di attivazione avviene tramite la compilazione di un modulo digitalesulla piattaforma elixForms - Procedure online. La concessione del sottodominio avrà la durata di 24 mesi, rinnovabile previa motivazione; alla scadenza, in assenza di risposta, il sito verrà dismesso e i dati eventualmente ospitati sui server ASI saranno cancellati. L'Area Sistemi Informativi, responsabile della procedura di fornitura del sottodominio, può sospendere il sito in caso di vulnerabilità di sicurezza, mancata conformità alla normativa privacy o malfunzionamenti che compromettano l'infrastruttura.
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