WWF Italia Onlus

12/03/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/03/2025 05:07

Progressi e sfide rivelati nel rapporto GFCM sullo Stato del Mediterraneo 2025

Il WWF celebra segnali incoraggianti - come la riduzione della pressione di pesca e il recupero della biomassa - ma rimane preoccupato per le sfide persistenti evidenziate nell'ultimo rapporto The State of Mediterranean and Black Sea Fisheries (SoMFi) pubblicato la settimana scorsa dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO). La pesca è vitale per l'alimentazione, l'occupazione e l'identità culturale nel Mediterraneo, ma il settore affronta minacce complesse e molteplici, tra cui uno sforzo di pesca ancora eccessivo, temperature delle acque in costante aumento e habitat sempre più minacciati.

Importanti tendenze positive registrate:

  • Pressione di pesca diminuita del 50% dal 2013
  • Biomassa aumentata del 25%, stock sfruttati in maniera sostenibile raddoppiati
  • Riduzione significativa degli stock sovrasfruttati: dall'87% nel 2013 al 52% nel 2025, il valore più basso mai registrato nella serie storica
  • Esempio concreto di ripresa: sogliola comune, biomassa aumentata del 64% dal 2019 nell'Adriatico

Principali sfide persistenti:

  • Persistono hotspot di sovrasfruttamento, soprattutto per i piccoli pelagici e le specie demersali; complessivamente il 52% degli stock rimane sovrasfruttato.
  • Le catture accidentali di squali, razze e tartarughe restano troppo elevate; vi è una copertura di monitoraggio ancora insufficiente e serve un maggiore coinvolgimento dei pescatori e una migliore integrazione dei dati spaziali e dello sforzo di pesca per sostenere pienamente una gestione basata su evidenze scientifiche
  • Aumento dei rifiuti marini, come dimostrato dall'aumento dei rifiuti recuperati dalle reti a strascico.
  • Meno del 10% delle imbarcazioni del Mediterraneo è gestito tramite gli 11 piani di gestione pluriennali, un numero che deve aumentare notevolmente per raggiungere gli obiettivi globali (su 72.200 imbarcazioni, solo 6.351 operano sotto gli attuali piani di gestione).

Considerando quanto sopra, Simone Niedermϋller, Responsabile ad interim delle politiche per la pesca del WWF Mediterraneo, ha dichiarato: "Il Mediterraneo mostra progressi significativi verso una pesca sostenibile e i dati dimostrano che la gestione della pesca funziona, ma il lavoro è tutt'altro che concluso. Il WWF rimane impegnato a collaborare con partner e stakeholder per portare avanti ulteriormente questo percorso, soprattutto alla luce degli impatti del cambiamento climatico sul Mediterraneo. Abbiamo bisogno di una pesca più sostenibile e di una gestione spaziale capace di tutelare ecosistemi e specie vulnerabili; i risultati presentati oggi dimostrano che questa è la strada da seguire".

Il WWF ritiene che, nonostante le sfide persistenti, il rapporto evidenzia i risultati delle decisioni adottate negli ultimi anni e dimostri che soluzioni e approcci efficaci esistono già. Ora è necessario tradurre le parole in azioni e continuare a promuovere una gestione della pesca basata su un approccio ecosistemico.

Il rapporto ribadisce inoltre l'importanza della piccola pesca (che rappresenta l'81% della flotta) e il ruolo significativo delle donne (che svolgono oltre il 25% delle attività lungo l'intera catena del valore della pesca e continuano ad sottovalutate). Sebbene la quota di giovani pescatori sia aumentata dal 18% nel 2018 al 22% nel 2023, essi devono ancora superare le barriere significative per entrare nel settore. Il WWF conferma il proprio impegno a lavorare con la GFCM e con altri partner sulle sfide individuate, tra cui rafforzare l'urgente necessità di avanzare nell'attuazione del RPOA-SSF, sostenere l'uguaglianza di genere e aprire percorsi per i giovani professionisti. Ciò include garantire sostegno finanziario e percorsi di sviluppo delle competenze a lungo termine affinché le future generazioni possano avere opportunità economiche nel settore e portare avanti pratiche di pesca responsabili.

Il rapporto sottolinea infine che il Mediterraneo non può permettersi di perdere slancio: è necessario continuare a ridurre il numero di stock sovrasfruttati e diminuire ulteriormente l'impatto degli attrezzi da pesca sugli ecosistemi. Il WWF esorta governi e stakeholder a garantire l'attuazione, rafforzare il controllo e la conformità, investire nell'innovazione e dare priorità a una gestione sostenibile per tutelare la biodiversità, garantire ecosistemi pienamente funzionali e assicurare la prosperità delle comunità costiere.

WWF Italia Onlus published this content on December 03, 2025, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed via Public Technologies (PUBT), unedited and unaltered, on December 03, 2025 at 11:07 UTC. If you believe the information included in the content is inaccurate or outdated and requires editing or removal, please contact us at [email protected]