11/07/2025 | Press release | Distributed by Public on 11/07/2025 04:56
In occasione della seduta del 16 ottobre, la Commissione aveva iniziato a trattare il nuovo messaggio concernente le misure per rafforzare il ruolo della Svizzera quale Stato ospite nel periodo 2026-2029 (25.061) e quindi i mezzi finanziari necessari per consolidare la posizione della Ginevra internazionale e della Svizzera quale centro del multilateralismo. La CPE-S aveva deciso di rimandare la propria decisione alla seduta odierna al fine di poter disporre di informazioni più precise sulla problematica della concorrenza e sugli aiuti finanziari della Svizzera alle organizzazioni internazionali.
Dopo aver discusso della crescente concorrenza tra Stati nell'ospitare le organizzazioni internazionali e delle riduzioni o sospensioni dei contributi da parte di alcuni Stati alle quali tali organizzazioni devono far fronte, la Commissione ha deciso, con 10 voti contro 0 e 2 astensioni, di approvare il limite di spesa di 122,6 milioni di franchi proposto dal Consiglio federale. Con 9 voti contro 3 e 0 astensioni, non ha dato seguito a una proposta volta ad aumentare il limite di spesa a 152,6 milioni di franchi. Un'altra proposta intesa a ridurre questo limite a 61,3 milioni di franchi è stata respinta con 10 voti contro 2 e 0 astensioni. Per la maggioranza della Commissione questa decisione riflette l'importanza attribuita alla Ginevra internazionale per la politica estera della Svizzera in un periodo d'incertezza. La maggioranza ha altresì tenuto conto delle importanti ripercussioni economiche dell'ecosistema della Ginevra internazionale per la Svizzera. La minoranza non ritiene appropriato aumentare i mezzi finanziari chiesti dal Consiglio federale rispetto al periodo di finanziamento precedente.
Situazione nel Vicino Oriente
Con 8 voti contro 3 e 0 astensioni, la CPE-S ha deciso di respingere la mozione 25.3560 «Crimini israeliani nella guerra di Gaza. Misure per garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale vincolante», accolta parzialmente dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale.
La Commissione si è inoltre informata sulle prospettive politiche e umanitarie nella regione, nonché sulla natura del sostegno della Svizzera a favore del piano di pace statunitense in 20 punti. Ha preso atto delle misure che la Svizzera adotterà negli ambiti del diritto internazionale umanitario, del disarmo e dello sminamento, come pure per rafforzare l'aiuto umanitario a Gaza e sostenere l'Autorità nazionale palestinese.
Altri oggetti e decisioni
La CPE-S ha approvato, con 5 voti contro 2 e 3 astensioni, la mozione 24.4023 «La Svizzera deve partecipare alla Coalizione internazionale per il rimpatrio dei bambini ucraini deportati illegalmente dalla Russia». Secondo la maggioranza, la presenza della Svizzera al fianco dei Paesi che condividono le sue stesse priorità a questo proposito costituirebbe un segnale politico forte e importante. La minoranza ritiene invece che la Svizzera sia già attiva in questo ambito.
Per quanto riguarda la politica economica esterna, la Commissione ha fatto il punto della situazione con il vicepresidente del Consiglio federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca, sulle tariffe doganali dell'UE e le misure doganali applicabili all'acciaio, come pure sugli averi della Banca centrale russa congelati in seno all'UE.
Nel contesto dei dazi statunitensi la Commissione ha discusso dettagliatamente sul ruolo della Svizzera nel commercio internazionale dell'oro e sulla sua incidenza sulla bilancia commerciale con gli Stati Uniti. Ha pure sentito rappresentanti di Switzerland Global Enterprise sul sostegno fornito alle PMI nel loro commercio con gli Stati Uniti.
La Commissione si è intrattenuta con Patric Franzen, segretario di Stato supplente del DFAE, sugli ultimi sviluppi in materia di politica europea. La discussione si è incentrata sul recepimento dinamico del diritto dell'UE e sui meccanismi di partecipazione del Parlamento al processo d'elaborazione di atti dell'UE (decision shaping).
La CPE-S ha infine esaminato, prendendone atto, il rapporto del Consiglio federale sulle attività della Svizzera in materia di politica migratoria estera nel 2024.