09/10/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/10/2025 04:33
(Arv) Venezia 10 set. 2025 - "Noi di Alleanza Verdi e Sinistra lo avevamo detto fin dall'inizio: il Leone di Martalar non doveva essere collocato in un sito Rete Natura 2000, ma nel borgo di Fratta, dove sarebbe stato al sicuro da atti vandalici e non avrebbe attirato migliaia di persone in un angolo di natura fragile e incapace di sostenere queste sovra-presenze". E' quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra.
"Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un'opera d'arte sfregiata, un simbolo ferito, e un ecosistema messo sotto pressione. È l'ennesima dimostrazione di come l'ambientalismo da vetrina, fatto di selfie e inaugurazioni, non protegga davvero il territorio. Capisco l'indignazione, ma fare della coda spezzata del Leone una questione di Stato è grottesco. L'artista ha già detto che la riparerà. Caro Zaia - Zanoni commenta con ironia anche la reazione del Presidente Zaia - non hanno rotto la coda a te, ma a una statua. Sarebbe meglio preoccuparsi delle vere ferite del Veneto: quelle alla sanità pubblica, alla fauna selvatica e all'ambiente. Questa vicenda dimostra quanto sia urgente un cambio di rotta: servono scelte politiche che rispettino davvero la natura, non operazioni di marketing travestite da cultura. Il Leone tornerà intero, ma il danno ambientale resta, e Zaia, invece di invocare telecamere, dovrebbe interrogarsi sul fallimento culturale di chi non sa proteggere né l'arte né il paesaggio", conclude Zanoni.