12/04/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/04/2025 04:16
Favorire l'allineamento di un frammentato quadro normativo internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi. È stato l'obiettivo del progetto HARPERS[1], finanziato con oltre 3 milioni di euro da Euratom, che ha coinvolto 30 partner di 14 Paesi differenti, tra cui in Italia ENEA, Sogin, Nucleco e CAEN spa.
I tre anni di lavoro sono stati improntati a individuare metodologie armonizzate nei settori dello smantellamento e della gestione dei rifiuti radioattivi e cercare di rimuovere gli ostacoli che impediscono l'adozione di un approccio regolatorio uniforme, compresi gli aspetti legati a sicurezza nucleare, salute dei lavoratori e tutela dell'ambiente.
Dopo aver individuato le aree prioritarie e approfondito gli aspetti relativi a cooperazione transfrontaliera, economia circolare e tecnologie avanzate, sono state elaborate alcune raccomandazioni da implementare a livello europeo. In particolare, quella di garantire che la legislazione degli Stati membri Ue consenta l'importazione e l'esportazione di rifiuti radioattivi per il trattamento e il condizionamento. Si raccomanda anche di individuare "criteri di accettabilità dei rifiuti" (ovvero di idoneità al conferimento), inclusi i rifiuti pericolosi sia per la loro radioattività che per altri rischi. Inoltre, si invita a favorire nei piani di disattivazione il ricorso a riciclo e riutilizzo dei materiali a implementare soluzioni innovative e a sostenere le attività di ricerca e sviluppo.
Uno dei punti di forza di HARPERS è stata la formazione, come spiega Nadia Cherubini del Dipartimento Nucleare ENEA. "ENEA ha organizzato e coordinato il programma di formazione rivolto a studenti delle lauree magistrali, a dottorandi, a ricercatori all'inizio della carriera e a professionisti che lavorano nella gestione dei rifiuti radioattivi e nello smantellamento di impianti nucleari. Un programma che ha attirato partecipanti da 49 Paesi, a dimostrazione dell'ampia rilevanza degli argomenti trattati. Grazie a un networking efficace e al sito web ufficiale del progetto, che abbiamo sviluppato e aggiornato costantemente, ENEA ha potuto assicurare che i risultati del progetto raggiungessero gli stakeholder giusti, dalla comunità scientifica alle nuove generazioni di professionisti, in modo da rafforzare sicurezza, efficienza e innovazione".
A cura di: Alice Avila - Ufficio stampa e relazione con i media - // //
[1] HARmonised PracticEs, Regulations and Standards in radioactive waste management and decommissioning