12/05/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/05/2025 09:42
05/12/2025 - L'arte come medicina dell'anima, per rendere i locali di cura più accoglienti e umani. E' con questa finalità che l'artista Vittorio Ferrarini ha donato tre suoi dipinti all'ospedale Santa Maria di Borgotaro. "Cascata di fiori", "Fuochi d'artificio" e "Eruzione": sono le tre opere di realismo materico che andranno ad abbellire i locali della Lungo assistenza e del Punto di primo intervento della struttura valtarese.
Si tratta dell'ennesimo gesto di sensibilità del pittore parmigiano nei confronti delle strutture sanitarie della provincia, alle quali in passato ha donato quasi ottanta tele, destinate ad ambulatori e reparti di degenza dell'ospedale Maggiore di Parma e quello di Vaio.
"Desidero ringraziare Vittorio Ferrarini - ha commentato il commissario straordinario dell'Azienda Usl e direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Anselmo Campagna - per aver donato all'ospedale di Borgotaro queste tre bellissime opere. L'arte ha il potere di suscitare emozioni e trasformare ambienti come quelli ospedalieri in spazi più accoglienti e umani. Le opere - ha continuato - diventano abbracci invisibili, capaci di offrire conforto a chi attraversa i corridoi dell'ospedale, siano essi pazienti, visitatori o dipendenti".
"Desideriamo unirci nel ringraziare il signor Ferrarini per il dono di queste opere - hanno aggiunto Giovanni Bladelli, direttore del distretto Ausl Valli Taro e Ceno e Francesca Spagnoli, direttrice f.f. del Presidio ospedaliero aziendale - che andranno ad impreziosire due luoghi come la Lungo assistenza e il Punto di primo intervento. Due spazi che segnano una continuità tra ospedale e territorio e dove, per differenti motivi, l'arte può rappresentare un vero e proprio sostegno".
"Proprio nei luoghi di cura in cui si concentra maggiore sofferenza - ha commentato Vittorio Ferrarini - c'è maggiore bisogno di arte . Per me è un piacere sapere che con le mie opere posso dare un contributo nel rendere questi spazi più caldi e umani." "Non serve comunque solo ai pazienti e ai loro familiari che attraversano solo un breve spazio temporale - ha concluso - ma vale soprattutto per chi trascorre in questi spazi una vita intera. Medici, infermieri, fisioterapisti, operatori sanitari".