10/25/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/25/2025 04:48
Seconda giornata del convegno "Il femminicidio e le violenze di genere. Per un efficace contrasto alla violenza domestica e di genere", promosso dal Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con l'Osservatorio Permanente sull'efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica del ministero della Giustizia, con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali e provinciali e con il patrocinio degli Ordini degli Avvocati di Matera, Potenza e Lagonegro e dell'Ordine degli Psicologi della Basilicata.
A fare da cornice all'iniziativa "Il femminicidio e le violenze di genere. Per un efficace contrasto alla violenza domestica e di genere", organizzata dalla Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale, oltre ai relatori, sono stati gli studenti dell'Istituto Superiore "Einstein-De Lorenzo" di Potenza, dell'Istituto "Enrico Fermi" di Policoro e del Liceo Classico "Giovanni Pascoli" di Viggiano. Una presenza significativa, quella delle scuole, che si inserisce nel più ampio progetto di cittadinanza attiva curato dalla Struttura di Coordinamento, volto a rendere i giovani protagonisti di percorsi di consapevolezza, responsabilità e partecipazione civica.
Ad aprire i lavori il Dirigente Generale del Consiglio regionale della Basilicata, Nicola Antonio Coluzzi che ha invitato i giovani a riflettere sul valore della cultura come strumento per comprendere e migliorare la natura umana. Coluzzi ha sottolineato che "Il vero accrescimento culturale non si ottiene sui social o con informazioni superficiali, ma attraverso la lettura dei grandi classici, che raccontano l'uomo in tutte le sue dimensione ed ha denunciato quella che è la cultura del consenso distorta, che confonde amore e possesso, all'origine di molte tragedie". Ha richiamato, infine, un racconto del filologo Alexander Demandt, secondo cui l'uomo è una creatura "eternamente incompiuta", divisa tra amore, verità e giustizia, ma proprio per questo capace di migliorarsi.
Il tema della prima sessione odierna ha riguardato le forme invisibili della violenza. A relazionare è stata Margherita Cardona Albini, Vice Capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, che ha approfondito la dimensione di invisibilità delle condotte di manipolazione psicologica, sottolineando quanto sia necessario descriverle e ricondurle a categorie giuridiche precise. Il suo intervento ha poi richiamato l'attenzione sulla violenza economica, sulle sue connessioni con i comportamenti maltrattanti e sulla posizione della giurisprudenza più recente, analizzata anche alla luce dei dati disponibili e del contesto sovranazionale.
"Lavorare su consapevolezza e ascolto come strumenti di conoscenza e di contrasto - ha concluso - significa promuovere una cultura capace di riconoscere e nominare la violenza, anche quando si manifesta nelle sue forme più sottili e difficili da vedere". occasioni di crescita psichica e relazionale.
Emanuela Quagliata, psicoanalista e membro ordinario della SPI, Società Psicoanalitica Italiana dell'IPA, International Psychoanlytical Association, distingue due forme di violenza: quella reattiva, legata a un sé fragile e ferito, e quella sadico-psicopatica, che mira a far soffrire l'altro.
"La violenza - ha affermato - rappresenta un fallimento della mentalizzazione, ossia dell'incapacità di comprendere e dare senso agli stati emotivi propri e altrui. l vulnus affettivo nasce da esperienze traumatiche, dipendenza patologica e fragilità narcisistica.
Le prime relazioni genitore-bambino sono cruciali per sviluppare la tolleranza alla frustrazione e la capacità di pensare l'emozione. Va distinta la dipendenza sana, che favorisce autonomia, da quella patologica, basata su controllo e paura della separazione.
La violenza agisce su tre piani: individuale (frustrazione e impotenza), relazionale (potere e manipolazione) e sociale (influenza culturale e mediatica).
La prevenzione richiede educazione alla relazione e discernimento tra legami sani e tossici.
La psicoanalisi offre spazi di pensiero e contenimento emotivo in terapia, scuola e comunità..
Simona Bonito, consigliera di parità della Provincia di Potenza, ha parlato del progetto D-Job, sportello di orientamento al lavoro per donne e ragazze a rischio di marginalizzazione.
Lo sportello offre percorsi personalizzati di empowerment, riqualificazione e reinserimento lavorativo e accompagna le beneficiarie verso autonomia economica e piena valorizzazione delle competenze. Accanto a questa azione strutturale, Bonito ha presentato il "Bugiardino per riconoscere la violenza", realizzato con l'Ordine dei Farmacisti e la Fondazione Scintille di Futuro di Pietro Grasso. "Le farmacie sono presidi di prossimità e luoghi di fiducia per le donne in difficoltà. Il bugiardino, ispirato ai foglietti dei medicinali,- ha evienziato - offre informazioni per riconoscere la violenza e chiedere aiuto. È un modo semplice ma efficace per portare la prevenzione nei luoghi di vita quotidiana".
I lavori sono stati moderati dal giornalista Roberto Rizzo, che ha proposto alla platea alcune clip con testimonianze di donne che hanno subito violenza. Questa scelta ha avuto un forte valore comunicativo ed emotivo, perché ha dato voce diretta alle vittime, rendendo tangibile la gravità e la complessità del fenomeno. Le testimonianze hanno permesso di trasformare i dati e le riflessioni teoriche in esperienze vissute, favorendo empatia, consapevolezza e partecipazione attiva del pubblico.