Regione Friuli Venezia Giulia

10/09/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/09/2025 05:01

Cortei pro-Gaza: Fedriga, basta ignobili aggressioni a giornalisti

Il governatore condanna gli episodi di violenza a Trieste e Gorizia ai danni di operatori dell'informazione Pordenone, 9 ott - "Il ripetersi di inaccettabili aggressioni e intimidazioni ai danni di giornalisti e operatori dell'informazione, mentre svolgono il loro importante lavoro, è un fenomeno che non può e non deve più essere tollerato. Episodi come quelli registrati a Trieste e Gorizia rappresentano un grave attacco alla libertà di stampa e alla convivenza civile, valori fondamentali per una democrazia matura in un Paese civile come il nostro".
È quanto dichiarato dal governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in merito agli episodi di violenza verificatisi nella serata di mercoledì 8 ottobre durante manifestazioni pro-Gaza, che hanno visto coinvolti operatori dell'informazione, tra cui Riccardo Lazzari, collaboratore della testata TriestePrima e il giornalista Fausto Biloslavo, bersaglio di insulti a Gorizia all'esterno del Polo universitario. Già nei giorni precedenti altri tre giornalisti erano stati aggrediti, due nel corso di una manifestazione nei pressi della stazione ferroviaria a Trieste e un terzo davanti allo stabilimento Leonardo di Ronchi dei Legionari.
"Il diritto di manifestare - ha proseguito Fedriga - è tutelato dalla nostra Costituzione e va garantito. Ma non può e non deve mai degenerare in violenza, intimidazione o aggressioni. Soprattutto verso chi svolge il delicato compito di raccontare i fatti e informare l'opinione pubblica. Si tratta di derive pericolose e intollerabili che rischiano di trasformare le nostre città in luoghi di caos e tensione".
Il governatore ha espresso "la più ferma condanna per le violenze e i vergognosi insulti che, con crescente frequenza, colpiscono i giornalisti nel corso di manifestazioni pubbliche. Esprimo la mia piena solidarietà a tutte le vittime di questi atti codardi, nella convinzione che sia dovere delle istituzioni intervenire con decisione per prevenire e sanzionare simili comportamenti".
"La libertà di stampa - ha concluso Fedriga - è un pilastro irrinunciabile della democrazia liberale. Non possiamo accettare che venga minacciata o condizionata dalla violenza. Difendere chi informa significa difendere i diritti di tutti". ARC/LIS/gg
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