09/23/2025 | Press release | Distributed by Public on 09/23/2025 04:55
Il pensiero di Aldo Moro risuona ancora oggi con forza, soprattutto per le nuove generazioni. Sarà questo il filo conduttore dell'iniziativa "Aldo Moro raccontato da Marco Damilano, promossa nell'ambito della rassegna "Consiglio e Cultura: la casa dei lucani", organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata.
Sabato 27 settembre, alle ore 11:00, presso il Teatro Francesco Stabile di Potenza, sarà protagonista il giornalista, saggista e opinionista Marco Damilano, autore del libro "Un atomo di verità", un'opera che ripercorre gli eventi drammatici del 1978 e restituisce una lettura profonda del pensiero e dell'eredità politica di Aldo Moro.
"Attraverso l'analisi lucida e appassionata di Damilano sulla morte dello statista - un evento che sconvolse il Paese e segnò la fine di un sogno: quello di un'Italia più unita, capace di superare le divisioni ideologiche attraverso il dialogo - avremo l'occasione di riflettere su come la memoria non sia solo un ricordo, ma un'ispirazione preziosa per conoscere a fondo la nostra storia e affrontare con consapevolezza le sfide del futuro", afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo.
L'annuncio dell'evento assume un significato simbolico proprio nel giorno della nascita di Aldo Moro, avvenuta il 23 settembre 1916. "Ricordarlo oggi - sottolinea Chiorazzo - significa non solo onorare una figura centrale della storia repubblicana, ma anche trasmettere ai giovani i valori del pensiero critico e della responsabilità civile, che Moro ha saputo incarnare con coerenza e visione".
"Aldo Moro è nato il 23 settembre 1916, 109 anni fa. Un ragazzo del Meridione che ha segnato la storia d'Italia: chiamato appena trentenne da deputato dell'Assemblea Costituente a scrivere la Costituzione, ministro della Giustizia e dell'Istruzione, segretario della Democrazia cristiana, presidente del Consiglio, ministro degli Esteri. Per decenni la figura di Aldo Moro - evidenzia Marco Damilano quando presenta la sua opera in giro per l'Italia - è stata schiacciata sulla tragica fine, nel 1978. Ma il mio racconto prova a raccontare Aldo Moro oltre il rapimento delle Brigate rosse. Sono convinto che sia indispensabile recuperare la sua lezione: la fragilità delle democrazie, la necessità di una politica di ricucitura delle fratture sul piano interno e di pace in Europa e di convivenza tra i popoli del Mediterraneo sul piano internazionale. Per questo è importante farlo in un luogo della cultura, nella bellissima cornice del teatro Francesco Stabile di Potenza, e su iniziativa del Consiglio regionale della Basilicata. Perché quella di Moro, oggi, è una lezione ancora più preziosa e sempre più attuale.