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11/12/2025 | News release | Distributed by Public on 11/13/2025 12:33

Nordio: “Referendum politico? Devastante per entrambe le parti”

Nordio: "Referendum politico? Devastante per entrambe le parti"

12 Novembre 2025
  • di Redazione

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato da Annalisa Chirico a Ping Pong Rai Radio 1, torna a parlare dei punti focali della riforma.

Il Guardasigilli sottolinea che, se è vero che "il transito da una funzione all'altra è molto limitato", è problematica l'eccessiva prossimità tra pubblici ministeri e giudici dentro il Csm.

"Abbiamo i pm che danno il voto ai giudici, che devono essere terzi e imparziali - sottolinea Nordio; tutto questo fa inorridire chiunque abbia a cuore l'articolo 111 della Costituzione, che vuole un giudice estraneo ai giochi di corrente e a queste contiguità con i pubblici ministeri".

Sul sorteggio dei membri del Csm, altra colonna portante della riforma, il Ministro assicura che "stiamo studiando le eventuali leggi di attuazione, ma sicuramente i magistrati saranno sorteggiati da un canestro che prevede magistrati già valutati almeno tre volte, quindi per definizione bravi e competenti".

Quanto alla corte disciplinare autonoma rispetto al Csm, Annalisa Chirico riporta i casi di illeciti disciplinari nell'ultimo anno: 24, di cui 10 sanzionati con una semplice censura.

Nordio ricorda che con la riforma, i magistrati della Corte "saranno già qualificati perché valutati favorevolmente varie volte, e sono svincolati dal potere correntizio". Attualmente, infatti, c'è una sorta di 'giustizia domestica': "la sezione disciplinare è eletta da quegli stessi magistrati che un domani dovrebbero essere giudicati. Sarebbe come se un imputato dovesse eleggere il suo giudice", spiega il Ministro. Il sorteggio invece, conclude il Guardasigilli, riporta una "neutralità del giudice della sezione disciplinare e rompe questo legame perverso".

Spazio poi al referendum che, con ogni probabilità, si terrà a marzo. In vista della consultazione, il Ministro ribadisce la sua disponibilità a un confronto one-to-one con il presidente dell'Anm, Cesare Parodi.

La giustizia, sottolinea Nordio, non è come la politica, ma "è lacrime e sangue dei cittadini", ed è quindi essenziale un dibattito informato sulla riforma. "Se la consultazione diventasse uno scontro politico - conclude Il Guardasigilli - sarebbe devastante per la magistratura stessa. Le sconfitte politiche non sono indolori, mentre una sconfitta tecnica non significa nulla; semplicemente che le cose o restano come sono o vengono cambiate".

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