12/19/2025 | Press release | Distributed by Public on 12/19/2025 01:14
"In data odierna, presso l'Ufficio della Garante regionale delle persone con disabilità, ho ricevuto una delegazione del Direttivo FISM Basilicata, che ha consegnato formalmente un'istanza riguardante la condizione di grave disparità di trattamento riservata ai bambini e alle bambine con disabilità frequentanti le scuole paritarie". Lo dichiara Marika Padula, Garante regionale per le persone con disabilità.
La delegazione era composta da: Domenico "Mimmo" Lavanga, Presidente FISM Basilicata; Edmondo Soave, Presidente onorario; Vincenzo Molinari, Vicepresidente; Giovanna Claps, componente del Direttivo
"Nel corso dell'incontro - prosegue la Garante - è stata rappresentata con chiarezza la criticità relativa all'insufficienza dei contributi economici destinati al sostegno degli alunni con disabilità nelle scuole paritarie, a fronte di un diritto all'inclusione che dovrebbe essere garantito in modo uniforme, indipendentemente dal modello educativo scelto dalle famiglie".
"Come Garante regionale delle persone con disabilità, esprimo piena vicinanza alle famiglie, ai bambini e alle comunità educanti coinvolte, riconoscendo la fondatezza delle preoccupazioni espresse dalla FISM e il valore sociale svolto dalle scuole paritarie, soprattutto nei territori più fragili. Assicuro sin d'ora la massima collaborazione istituzionale, impegnandomi ad istruire l'istanza ricevuta e a trasmetterla ai Dipartimenti regionali competenti, affinché vengano valutate possibili soluzioni volte a ridurre il divario esistente tra fabbisogno reale e risorse attualmente erogate, nel rispetto dei principi di equità, inclusione e pari diritti".
"La tutela delle persone con disabilità, a partire dall'infanzia, rappresenta un dovere inderogabile delle istituzioni. Il diritto all'istruzione inclusiva non può e non deve conoscere discriminazioni, né dirette né indirette. Il mio Ufficio - conclude Padula - continuerà a svolgere un ruolo di ascolto, mediazione e impulso, affinché nessun bambino e nessuna famiglia si sentano soli nel rivendicare diritti che la Costituzione e le leggi già riconoscono".