10/07/2025 | Press release | Distributed by Public on 10/07/2025 08:29
Presentata dalla consigliera nazionale de Quattro, la mozione «Porre fine alle domande d'asilo presentate per approfittare di un trattamento medico in Svizzera» (24.4292) affronta in particolare il problema dei cittadini georgiani che presentano una domanda d'asilo al solo scopo di sottoporsi a un costoso trattamento medico in Svizzera. Benché tragici, i casi in questione concernono persone che non hanno alcuna possibilità di essere accolte, giacché prive della qualità di rifugiato, e non devono quindi gravare sul settore dell'asilo. La Commissione sottolinea inoltre che tali domande d'asilo costituiscono un evidente abuso del sistema e non devono pertanto essere tollerate. Il Consiglio federale è perciò chiamato a prendere i provvedimenti del caso per porre fine a questi abusi.
Con 8 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione ha accolto la mozione 24.4481 «Promuovere la partenza volontaria dei richiedenti l'asilo criminali», con cui il consigliere nazionale Wasserfallen chiede di sviluppare un sistema di incentivi mirati e sanzioni chiaramente definite che promuova la partenza volontaria dei richiedenti che commettono reati. La partenza volontaria di queste persone è senz'altro da ritenersi nell'interesse dell'intero settore dell'asilo.
Avviato l'esame dell'iniziativa popolare «No a una Svizzera da 10 milioni!»
Dopo il Consiglio nazionale, che ne ha proposto la reiezione nel corso della sessione autunnale, la Commissione ha esaminato l'iniziativa popolare «No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)» (25.026). Questa esige che la popolazione residente permanente in Svizzera non superi i dieci milioni di abitanti prima del 2050. Informata dal Consiglio federale in merito ai contenuti del messaggio sull'iniziativa e svolto un primo dibattito su un eventuale controprogetto, la Commissione ha incaricato l'Amministrazione di sottoporle varie opzioni, così da poterne discutere nel dettaglio in occasione della prossima seduta e decidere se elaborare un controprogetto diretto.
Integrazione professionale dei beneficiari dello statuto S
L'iniziativa parlamentare 24.412 presentata dal consigliere nazionale Reto Nause propone di migliorare l'integrazione professionale dei cittadini ucraini titolari dello statuto S, offrendo loro la possibilità di ottenere un permesso di dimora dopo tre anni, a condizione che esercitino un'attività lucrativa. Con 8 voti contro 5, la Commissione non ha approvato la decisione della sua omologa del Consiglio nazionale di dare seguito all'iniziativa. Pur riconoscendo il fabbisogno di manodopera espresso dall'economia, ritiene che non sia giustificato concedere un trattamento privilegiato ai beneficiari dello statuto S rispetto ad altre categorie di stranieri, in particolare le persone ammesse provvisoriamente. La Commissione rileva inoltre che il Consiglio federale ha avviato di propria iniziativa diverse misure volte a migliorare l'integrazione professionale dei titolari dello statuto S.
Sullo stesso tema, con 7 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione propone di respingere la mozione 24.3457, presentata dalla consigliera nazionale Corina Gredig e già approvata dal Consiglio nazionale, volta a rafforzare la collaborazione con l'economia al fine di migliorare l'integrazione professionale delle persone che beneficiano dello statuto S. Pur condividendo l'obiettivo perseguito, la Commissione ritiene che le misure necessarie siano già state adottate e che la mozione sia quindi superflua.
Riportare le sessioni straordinarie alla loro finalità originaria
La Commissione è dell'avviso che la convocazione di una sessione straordinaria a seguito della presentazione di mozioni di ugual tenore nelle due Camere debba essere limitata alle mozioni presentate da commissioni. Con 10 voti contro 1, la Commissione ha perciò dato seguito all'iniziativa parlamentare presentata dal consigliere agli Stati Zopfi (25.410). Ritiene infatti che la convocazione di una sessione straordinaria debba riguardare oggetti in merito ai quali le Camere possono prendere decisioni concordi tra una sessione ordinaria e l'altra. Rientrano tra questi anche le mozioni di egual tenore presentate da commissioni, ma non quelle presentate da parlamentari o gruppi. In tal modo si restituisce alla sessione straordinaria la sua finalità originaria, vale a dire permettere alle Camere di prendere decisioni tra una sessione ordinaria e l'altra. Se il Consiglio nazionale ritiene necessario dibattere un tema d'attualità nel corso di una sessione ordinaria, può far capo allo strumento del dibattito d'attualità.
No al divieto delle clausole di retroattività nelle iniziative popolari
Con 6 voti contro 2 e 3 astensioni, la Commissione propone di respingere la mozione 25.3232 «Stop alle clausole di retroattività nelle iniziative popolari» presentata dal consigliere agli Stati Mauro Poggia. La questione, già sollevata in passato e oggetto di discussione in seno alle Commissioni delle istituzioni politiche, è tornata di attualità a causa dell'iniziativa popolare sull'imposizione delle successioni presentata dalla Gioventù socialista, che esplicherebbe una sorta di effetto retroattivo.
La Commissione ritiene che simili clausole siano fonte di incertezza giuridica. Sancire l'invalidità delle iniziative popolari che le contengono costituirebbe tuttavia una restrizione dei diritti popolari e un simile passo andrebbe intrapreso soltanto nel quadro di una valutazione globale di questi ultimi. Secondo la Commissione il problema non va affrontato sul piano giuridico, ma su quello politico. L'incertezza giuridica generata da tali clausole non deve essere un argomento a favore dell'invalidazione dell'iniziativa che le contiene, ma del suo rifiuto in votazione popolare. La Commissione rileva peraltro che non è chiaro l'obiettivo esatto perseguito dalla mozione.
Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Fässler (M-E/AI), la Commissione si è riunita ad Appenzello il 6 e 7 ottobre 2025. Nonostante un ordine del giorno impegnativo, si è trovato il modo di allietare le sedute della Commissione con alcune tradizioni appenzellesi: il primo giorno lo «Jugendchörli Appenzell» e l'«Appenzeller Echo» hanno offerto un intermezzo musicale, mentre il secondo giorno i deputati si sono recati alla locale mostra del bestiame, per ammirarvi le vacche appenzellesi.